Dopo una lunga parentesi, torno di getto a scrivere due righe su questo romanzo poliziesco tutto italiano.Una scrittura semplice ma efficace quella di Cassani, a tratti sofisticata e creativa e a tratti lineare, immediata, quasi vernacolare.La trama è molto originale e i fatti, all'apparenza scollegati, si ricongiungono inaspettatamente legati da un filo sottile e con un finale per niente scontato.La storia parte dall'uccisione di un vecchio partigiano, noto ai cittadini di Milano per le sue stravaganze e per la sua maledetta fissa di distruggere il Duomo e la Madonnina, rei, a suo dire, di tutte le malvagità e cattiverie della terra. Entreranno in scena poi altri personaggi riconducibili a vecchi accadimenti della seconda grande guerra e ad altri fatti successi negli anni seguenti a opera di organizzazioni segrete e di nostalgici nazional socialisti d'oltre cortina.E faranno da cornice organizzazioni criminali più moderne, dedite allo spaccio, alla cementificazione e allo sfruttamento di manodopera clandestina e di braccati dalla sfortuna. Avranno spazio anche sudici manipolatori di mercati esteri e ignobili personaggi freddi e impassibili ai sogni degli adolescenti e alle loro aspettativeIl finale è aperto e lascia spazio alle varie supposizioni giornalistiche di cronaca criminale.Due sono le originalità a mio avviso in questo romanzo.La prima è la sapienza dello scrittore nel descrivere il personaggio dell'Ispettore Micuzzi, i suoi dialoghi e i suoi pensieri.La seconda è quella di aver creato una sorta di oroscopo, non legato alla data di nascita, ma al prefisso del proprio cellulare. Mi spiego meglio.
Uomini col 348? Sono negativi, prepotenti e falsi, come le donne col 335, perfide e cattive.
"Meglio un sano 339 per gli uomini e un morbido 338 per le donne. Accettabile, ma con riserva per entrambi, il 329, ma lì si doveva indagare, farci due parole, indagare."
Vi state chiedendo del 333? Vi risponde Cassani.
"Gli individui col 333 sono individui divisi in due, scissi perfino: da una parte sono molto adulti, dall'altro molto infantili; da un lato hanno molto successo in amore, dall'altro non riescono mai a trovare quello che fa per loro e quando si innamorano per davvero è sempre della persona sbagliata e va a finire che ci stanno male come i cani..."
Ventuno Novembre Duemilatredici
Buona lettura
Luca