Io non so se è soltanto su La7 però di certo su La7 la cosa è inquietante. Sarà che sparano a mille la luce fredda e bianca che usano negli studi televisivi, sarà che non sanno regolare bene quelle cazzo di telecamere digitali. Non so. Fatto sta che, da quando a casa mia c'è il televisore con lo schermo piatto, questi faccioni parlanti della tv - politici, soprattutto - mi fanno una strana impressione. Sono diventati di botto più lividi e grotteschi, con quei loro colori innaturali e tutti quei dettagli e minuzie vomitati tutti insieme sullo schermo piatto. Un tripudio di pori dilatati, foruncoli bagnaticci, spaccature e rughe profonde come fossati e secche di fiume, secrezioni di occhi arrossati, macchie sui denti giallognoli, e ancora secrezioni, moccio, sudore, saliva, cerume, forfora, umidore, lordume, viscidume, peli incarniti, residui appiccicaticci nascosti sotto la cipria della messa in onda. Non è questione di tecnologia, credo, bensì di cattivo gusto, insensibilità, ignoranza. Perchè mi dico che noi non vediamo in questo modo, non abbiamo tutti questi dettagli e minuzie vomitati tutti insieme sulla retina, anche se - ho sentito in giro - il nostro occhio ha una “risoluzione” incommensurabilmente superiore rispetto a qualunque marchingegno ottico attualmente utilizzato. Il fatto è un altro, mi sa. E cioè che l’iperreale di certo Full Hd - si dice così? - è quanto di più lontano dal reale.
Note
1) Immagine: Pierre August Renoir, Jeanne Samart in abito scollato (particolare), 1877. Olio su tela. 56 x 46 cm. Pushkin Museum, Mosca.
2) Blog di fotografia et similia.
Fotocrazia, di Michele Smargiassi (su Repubblica.it).