Stamane è stato fermato Alessandro Calvia, 41 anni disoccupato, il cui dna dovrebbe essere compatibile con quello della corda trovata sulla Serra. Secondo quanto si è appreso, Calvia avrebbe avuto una relazione sentimentale con la vittima. La corda ed i segni sul corpo della vittima avevano insospettito il padre della Serra che, anziano ufficiale aveva deciso di affidarsi nelle mani dell’avvocato Elias Vacca. Solo grazie all’impegno dell’avvocato e del genitore le indagini sono state portate avanti. Il sostituto procuratore del Tribunale di Sassari, Paolo Piras, aveva infatti aperto un fascicolo contro ignoti ipotizzando il delitto. Dall’autopsia, affidata al medico legale Francesco Lubinu, la conferma sulle cause della morte: strangolamento e da qui erano partite anche le ipotesi giornalistiche su giochi erotici tipo shibaru o breath play. Gli inquirenti avevano passato al setaccio i contatti della donna, le sue conoscenze, le sue telefonate, alla ricerca di indizi che potessero determinare una svolta nelle indagini. Calvia comunque è sottoposto a fermo ed attualmente si trova nel carcere di San Sebastiano a Sassari.