Orticaria e cavolo cappuccio

Da Maxdejavu

Ho scoperto grazie alla rete (prima) e alla pediatra (poi) che esiste l’orticaria migrante evanescente – che sembra anche poetico –  pomfi quanto lenticchie o dalla forma varia che appaiono in un punto e poi magicamente scompaiono per riapparire da un’altra parte. Poverini non hanno fissa dimora. E poverino lui, Nano Puzzolone, che è il teatro di questa battaglia. Prima di scoprire si trattasse di orticaria avevamo giustamente tappezzato la casa di repellente anti-zanzara, ma poi osservando che magicamente comparivano ‘sti bubboni da un minuto all’altro mi son detta…. e checcacchio… sono zanzare mutanti.

Santo fu google.

La causa? Probabilmente la pesca.

Nano Puzzolone ama andare a pesca. Io gli dico che non può fare di ‘ste levatacce ogni volta, ma lui insiste!

... (qui se fossimo in tv si dovrebbe ridere)...

Pesca inteso come frutto. Non mi sembra abbia ingurgitato altro di nuovo ultimamente, CHE IO SAPPIA.

E’ un’idrovora, mangia con le mani… tutt’e due le mani. Anche la pastina. Ma sto divagando.

L’altra, Bloody Maya, che ultimamente il caldo ha reso ancora più sanguinaria… mi fa lezioni di bon ton a tavola.

“Mamma, come hai pepahato quescto minesctone?”

“Ci ho messo patate, zucchine, carote, cavolo cappuccio…”

“Mamma! Ma non si dice cavolo! E’ una butta pahola!”

Ho tentato di spiegarle la differenza tra ortaggio e brutta parola… ma ne sono uscita perdente.


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