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Orticultura, le rose di Sollicciano e il tepidario di Roster a nuovo

Creato il 30 aprile 2013 da Firenzepuntog

Giardino-dellOrticolturaIl luogo è splendido, i fiori meravigliosi e il tempo, tutto sommato, clemente quanto basta per fare un salto. Si conclude il 1 maggio 2013 a Firenze la mostra di piante e fiori organizzata dalla Società Toscana di Orticultura.
Se avete il pollice verde di sicuro troverete quello che cercate. Ci sono perfino le piante carnivore, anche se io preferisco di sicuro le lavande e le graminacee da collezione. Chi ama piante e fiori del passato trova alcune varietà di fruttiferi antichi e confesso di aver guardato con una certa attenzione anche i vasi di nuova generazione per tenere in casa le orchidee,
Si è fatto un gran parlare delle “rose di Sollicciano”, coltivate e curate dai detenuti grazie a un progetto della cooperativa sociale Ulisse. Si trovano presso lo stand dei Vivai Valleverde. Il ricavato delle vendite delle rose dei detenuti andrà a sostenere il progetto di botanica promosso all’interno del carcere fiorentino dall’assessorato all’agricoltura della Regione Toscana e gestito dalla cooperativa sociale Ulisse. Al momento al progetto rose lavorano tre detenuti (due ospiti di Sollicciano, uno dell’istituto Gozzini), che per l’intera durata del progetto (3 anni) saranno assunti a tutti gli effetti dalla cooperativa Ulisse, con il compito di coltivare e allevare le piantine in una struttura messa a loro disposizione all’interno del carcere dall’amministrazione penitenziaria di Sollicciano. Con l’acquisto delle rose si investe quindi sul futuro di chi cerca di rifarsi una vita. Per informazioni: cooperativa Ulisse 055.6505295 – 3409339201, o [email protected].
Fiori a parte vale la pena fare un salto all’Orticultura per vedere il restauro del tepidario di Roster. “La filosofia progettuale -si legge sul sito del Comune di Firenze- che ha ispirato l’intervento di recupero della struttura in ferro e vetro che nel progetto di Roster si ispirava al palazzo di Cristallo di Joseph Paxton (1851) e al giardino di inverno della Royal Horticultural Society di Londra progettato nel 1860 dal capitano Fowke, è stata quella di considerare l’edificio per quello che è sempre stato fin dalle origini: ovvero un padiglione espositivo aperto, una struttura monumentale leggera e libera, inserita in un parco e con esso unita da una sorta di simbiosi, che si esprime principalmente nella scelta del materiale della pavimentazione in calcestruzzo architettonico inghiaiato come il resto del Giardino dell’Orticoltura”. Lo spazio è straordinario e di sicuro sarà utilizzato per molte manifestazioni. All’interno del tepidario è allestita la mostra: “Il giardino dell’arte” acquerelli botanici della scuola di Maria Rita Stirpe”.
L’ingresso alla mostra è libero, dalle ore 9 alle 19.30, con ingresso da Via Vittorio Emanuele II, 4 e da via Bolognese, 17. Convenzione sconto parcheggio con il Parterre (è possibile ritirare un coupon allo stand della Società Toscana di Orticultura).


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