Osare...
Creato il 28 luglio 2012 da Narratore
@Narratore74
Visto che ormai sono
già passati svariati mesi da quando ho pubblicato il mio primo ebook ufficiale, Nastri di Seta,
credo sia giusto tirare un po’ di somme e vedere dove mi ha portato questa
cosa.
Innanzitutto devo
ammettere che sono stupito: oltre 300 download da quando è stato pubblicato è un
bel numero, contando che ho anche ricevuto un discreto numero di feedback, che
sono la cosa più importante e l'obiettivo al quale puntavo.
E proprio grazie ai
feed, ho scoperto i lati migliori e peggiori dei cinque racconti che compongono
l'ebook.
Non ci giro attorno
e lo dico così come va detto: in media non c'è stato male, anche se i difetti
ci sono e, a quanto pare, ero l'unico a non averli visti. Soprattutto per
Nastri di Seta, che doveva fare da apripista ma che, invece, si è rivelato il
racconto più debole di tutti.
Un po’ per il taglio
diaristico, un po’ per le troppe mancanze a livello narrativo e, fattore su cui
tutti sono rimasti d'accordo, troppo veloce per la storia che vuole raccontare.
La palma per il
racconto migliore invece va a Mostri… e qui le domande nella mia testa si fanno
davvero confusionarie.
Eh sì, perché dovete
capire che ho inserito quel racconto come un riempitivo, come qualcosa che
doveva fare numero, e non mi sarei mai aspettato che risultasse il migliore.
Questo la dice lunga sulla mia capacità analitica, perlomeno quanto ho a che
fare con i miei lavori.
Partendo da questo,
ammetto che seppur i problemi sopracitati siano reali, non mi lascio abbattere:
scrivere è un percorso duro, difficile, e non intendo lasciarmi andare e
arenarmi alla prima difficoltà. Scriverò, ancora e ancora, e prima o poi quei
problemi se ne andranno.
Ora, prendendo
spunto dall'ultimo dei feedback che mi sono giunti, volevo prendere in esame un
fattore.
Giusy, una cara e
sincera amica, ha scovato forse il mio peggior lato quando parlo di scrittura,
cioè la paura di osare.
E ha ragione, da
vendere!
Ho passato anni a
tormentarmi mentre leggevo, combattuto fra il desiderio di scrivere e la
convinzione di non poterlo fare solo perché "non ne sarei stato
capace" e questo, ora che quel muro l'ho scavalcato, si ripropone con una
mancanza di autostima e di fiducia in me stesso.
Quando scrivo ho
sempre paura di aver fatto male, di non avere le carte in regola per poterlo
fare, e così mi accomodo su soluzioni facili e poco rischiose. Ma così è la
scrittura stessa che ne fa le spese e alimenta questo senso di inadeguatezza
sempre più.
Osare… avere il
coraggio di ammettere che lo si può fare… mi ricorda il protagonista di
Frankestein Junior…
Il suo "si…
può… fare!" è entrato nella storia e nell'immaginario collettivo e, per
quanto possa suonare retorico, devo ammettere che leggere il commento di Giusy,
riflettere sulle sue parole, mi ha aperto in parte gli occhi.
Sì', perché mi piace
scrivere, lo voglio fare, e se davvero ci credo, allora basta con tutte queste
stronzate. Non sarà facile scavalcare limiti mentali che possiedo si può dire
da sempre, ma credo esista sempre un modo per risolvere i problemi.
E se non esiste,
allora scoprirò come utilizzarli a mio favore.
Basta con la paura,
con l'ossessione di non essere al livello di altri.
Da oggi si cambia…
Da oggi si osa...
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