Dai muri di mezza città, coperti dai faccioni alti un metro arrivano i consigli paterni, che a volte suonano come dei rimproveri: ci invitano a votare con il cuore, e di "svegliarci", di avere coraggio ed accettare la sfida. "Per il bene di Alessandria" bisogna "cogliere l'attimo" e "darsi una mano". Cambiamento, novità, insomma, l'alternativa, sono le parole più usate, anche se chi lo dice non è proprio un neofita della cosa pubblica.
I giovani, un po' per voglia di apparire e un po' per ammiccare ai coetanei si spingono oltre: citano Eros Ramazzotti ("Dedicato a tutti quelli che...") o si fanno fotografare mentre armeggiano con l'I-Pad. I padri si facevano fotografare con la cornetta del telefono in mano, i nonni alla scrivania con tanto di biro e fogli bianchi davanti. Ah, la tecnologia che avanza.
Ma l'oscar per l'originalità va alla candidata Antonietta Mirra che gioca col proprio cognome: "Tutti promettono oro e incenso. Io.... Mirra". Spettacolare. Ma non le basta. Slogan recidivo: "Profumo di novità in Comune".
Menzione d'onore di questa speciale classifica a Carmine Passalacqua, il quale gioca sulla sua passione per la monarchia: "Una reale (con tanto di corona) risposta alle necessità di Alessandria).