L'unica vera sorpresa della serata è stata la schiacciante vittoria di Birdman su Boyhood, risultato a cui non avrei dato un euro ma che mi rende comunque felice visto quanto ho amato il film di Iñárritu, premiato come miglior Regista. Birdman porta a casa non solo la statuetta per il Miglior Film ma anche quella per la miglior Sceneggiatura Originale e, giustamente, per la splendida Fotografia di Emmanuel Lubezki. Stranamente, all'accattivante Montaggio Sonoro di Birdman è stato preferito quello di American Sniper, probabilmente per dare un premio anche al povero Clint Eastwood rimasto a bocca asciutta.
Nessuna nuova dal fronte del Miglior Attore Protagonista. Eddie Redmayne vince giustamente per La teoria del tutto confermando così l'unica caratteristica positiva di un film altrimenti dimenticabile.
Senza troppe sorprese, l'Oscar per la Migliore Attrice Protagonista va a Julianne Moore, anche lei unica stella fulgida di un film che si regge interamente sulla sua interpretazione. Rimango dell'idea comunque che Rosamund Pike sarebbe stata una scelta migliore e più coraggiosa ma d'altronde a presentare la serata c'era Neil Patrick Harris e chi ha visto Gone Girl saprà che il poveraccio non è stato trattato benissimo dalla bella Rosamunda!
All'urlo di Not Quite My Tempo, J.K. Simmons sbaraglia la concorrenza e si accaparra giustamente l'Oscar per il Miglior Attore Non Protagonista. Per la cronaca, Whiplash ha vinto anche per lo splendido Montaggio e per il Sonoro, due premi sacrosanti per un film che avrebbe comunque dovuto meritare di più (per esempio il premio per la Miglior Sceneggiatura Originale, che è andato invece a The Imitation Game, a mo' di contentino).
Diamo un'occhiata anche agli altri premi, perlomeno a quelli di cui posso parlare con un minimo di cognizione di causa. L'amatissimo Grand Budapest Hotel ha vinto una marea di Oscar tecnici (e vorrei ben vedere, era un gioiello!!!!); quello che mi rende più orgogliosa è ovviamente quello conferito a Milena Canonero per i meravigliosi Costumi, al quale si aggiungono Miglior Trucco, Miglior Scenografia e Miglior Colonna Sonora Originale. A proposito di colonne sonore, il bellissimo Selma si becca un altro dei "contentini" della serata, venendo premiato solo per l'orrenda canzone Glory di Common e John Legend. Rimanendo in tema contentini, il "nuovo 2001 Odissea nello spazio (mwaahahahahmavaciappàiratt'!)" Interstellar porta a casa solo l'Oscar per gli Effetti Speciali, assieme alle pernacchie e gli sputi di chi come me lo ha ridimensionato dopo l'orchitica visione. Concludo con il sommo scorno di aver visto vincere nella categoria Miglior Film d'Animazione una robetta (per quanto gradevole) come Big Hero 6 e non il capolavoro Ghibliano La storia della principessa splendente e con la promessa di recuperare Ida, Miglior Film Straniero. Ci si risente nel 2016!!