Oscar 2015: di premi, speculazioni, glamour e pinguini
narvalia.it
Orsù dunque… in questo preciso momento, il resto del mondo si sta preparando alla serata cinematografica più glamour dell’anno. Decine di starlette che stanno con i bigodini in testa da tre giorni e urlano dietro alla stailist di turno perché non hanno trovato la clutch in pelle di cormorano nano incastonata di pietre papali. Omaccioni in pantaloncini ed infradito che cercano di capire perché l’orlo del loro smoking dovrebbe essere argomento di interesse internazionale. Pseudo-giornalisti che passano le loro ore in attesa di scoprire chi ha disegnato l’abito dell’anziana signora che starà seduta in centonovantaquattresima fila, proprio vicina vicina al chihuahua di Paris Hilton…
Dall’altra parte del mondo, anche la nostra italica blogosfera è in fibrillazione. Le fashion blogger, ovviamente, sono già pronte a nascondere l’invidia devastante sotto quintali di makeup e commenti al vetriolo. E non sono da meno i blog di cinema&spettacolo (o quelle robe là dove la gente usa paroloni impronunciabili e si spaccia per “critico cinematografico” dell’ultima ora, quando poi ha nascosto in libreria i dvd di Twilight), che ormai da settimane ci ammorbano di recensioni, previsioni, speculazioni e blablabla
Io, d’altra parte, non sono certo migliore di tutte queste belle personcine qua sopra.
Intanto partiamo dalla nota glam e sappiate che io ho già scelto il mio outfit per la notte degli Oscar da settimane.
TADAAAA’
Il Pigiama col Pinguino!
Più glamour di così…
Per il resto, non vi ho annoiato con le mie “recensioni” solo per motivi di tempo. Però non mi esimo mica dal fare le mie speculazioni… Fratello e io, come ogni anno, abbiamo passato giornate intere a disquisire sull’argomento e più o meno siamo arrivati a queste conclusioni.
Best Picture
Nonostante io sia riuscita finalmente a vedere Birdman, le mie previsioni per il Miglior Film rimangono invariate. In quest’annata non proprio esaltante, con tutta probabilità vincerà la noiah Boyhood. A priori, comunque, non me la sento di escludere sorprese che potrebbero risultare da un’escalation imprevista delle altre statuette.
Best Actors
Qui è un lockdown per tutte le categorie attoriali, I suppose. Nessuna incertezza su J.K. Simmons e la Arquette. Nessunissima su Julianne Moore. Forse un barlume di speranza per Keaton, ma dubito che riuscirà a prevalere su Eddino Puccipù.
Best Director
Anche qui, l’unico dubbio deriva dal binomio Linklater-Iñarritu. Bellissimo il lavoro del messicano, ma in questo caso ci riserviamo una preferenza nei confronti dell’uomo che per 12 anni, e dico 12 ANNI (tipo che io 12 anni fa ancora giocavo con le bambole, ecco quanto tempo è 12 anni) è riuscito a portare avanti una visione, una produzione, una direzione fluida, coerente e costante. Per 12 anni.
Best Original Screenplay
Ahimè, a malincuore, sono costretta a pronunciarmi in questa categoria a favore di Birdman. Dico a malincuore perché il mio cuoriciattolo batte tutto per Grand Budapest Hotel, ormai l’avrete capito. Nonostante tutto, credo che la statuetta andrà nelle mani (pure queste meritevolissime) di Iñarritu. Ma io non smetto di incrociare le dita. #TeamWesAnderson
Best Adapted Screenplay
Tra l’assenza di Gone Girl ed il caso Whiplash, che avrebbe dovuto stare tra le sceneggiature originali, questa categoria m’innervosisce parecchio. Comunque vincerà The Imitation Game. MEH.
Best Cinematography
Qui credo sia quotatissima la vittoria di Birdman ma sono competente quanto un contadino siculo davanti alla teoria delle stringhe. Fate voi.
Best Foreign Language Film
Non ho visto una cippalippa in categoria. Le mie fonti dicono Ida. Mi confermate???
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Chiudo qui la parentesi previsioni del tempo per la nottata da Oscar, dato che tutte le altre categorie fondamentalmente sono less relevant dell’ultimo episodio di Broadchurch.
Stasera mi troverete in versione all night long per il live twitting della cerimonia di premiazione.
E come direbbe quel tale, “Chi mi ama mi segua”:
Oscar 2015: di premi, speculazioni, glamour e pinguini
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