il danese Krigen (A War)
Nella notte (la nostra notte) di domenica 28 febbraio, cerimonia di consegna degli Oscar 2016. Come ha scritto IndieWire, quest’anno la corsa più interessante è quella dei 5 nominati all’Oscar come migliore film in lingua straniera, tra i quali purtroppo – ma come ampiamente prevedibile – non è stato incluso il nostro Non essere cattivo. Il frontrunner c’è, ed è Il figlio di Saul dell’ungherese Laszlo Nemes. Difficile che gli altri concorrenti riescano a ribaltare i pronostici che lo danno quasi certo vincitore, anche se qualche chance viene data al colombiano El abrazo de la serpiente e al francese (però parlato in turco) Mustang. La vera sopresa della cinquina è Theeb, lanciato a Venezia 2014 e primo film giordano di sempre in corsa per un Oscar.
Cliccando potrete leggere le mie recensioni dei cinque finalisti.
1) Il figlio di Saul di Laszlo Nemes. Ungheria.
2) El abrazo de la serpiente di Ciro Guerra. Colombia.
3) Mustang di Deniz Gamze Ergüven. Francia.
4) Theeb di Naji Abu Nowar. Giordania.
2) Krigen (A War) di Tobias Lindholm. Danimarca.