E poi… E poi.
E poi, all’improvviso ti svegli una mattina e ti accorgi di provare una strana sensazione. E come se nell’aria ci fosse qualcosa di diverso, di sbagliato, di nuovo che sia. Non sai cosa sia, dove venga, che sapore abbia.
La vita, le vicissitudini, la fama diventano improvvisamente percorsi più grandi di te… Sono esperienze nuove che ti travolgono, finendo con il trasformare ogni cosa che tocchi, che pensi in oro…
E poi, all’improvviso accade qualcosa che fa traboccare ogni cosa, un mito cade e si spezza. Si riduce in mille pezzi, come un enorme vaso di Pandora. Crollo di emozioni, di sogni inseguiti, di sguardi increduli che si chiedono il perché si arriva a questo punto, cosa potremmo dire ai nostri figli, ai nostri nipoti, alle future generazioni di un uomo, che essendosi fatto artefice di milioni di bambini che sognavano il mito come un esempio ricco di carisma, coraggio, non solo per quel desiderio di affermarsi, ma per quella passione che lo fa sentire più vivo, rispetto ad altri. Non per quel desiderio di arricchirsi economicamente, ma per quel desiderio di seguire ogni suo sogno nonostante tutte le difficoltà della vita.
Certo non è stato il primo, ma sarà stato l’unico per il significato che ha dato quello che ha realizzato, quello che ha saputo donare a chi l’ha visto tagliare quel traguardo importante.
È finito un sogno, un sogno che in molti hanno creduto. È finito il sogno di un uomo, ma non quello di tanti bambini che vivono con difficoltà la loro vita, non quella di tanti giovani desiderosi di realizzarsi lottando contro le ingiustizie, non quello di tante persone disabili o normodotate che continuano a lottare per farsi ascoltare, per vivere i loro sogni senza intralci, senza ipocrisia.
Voglio essere una piccola eroina per me, per i miei nipoti, per coloro che non sono mai riusciti a realizzarsi, che sono volati in cielo troppo presto, diventando angeli sempre vicini a noi, nei nostri sogni, nel nostro sentirci piccoli miti perché abbiamo lottato per regalare un sorriso colmo di amore a coloro che ci circondavano, che ci amavano.
È finito un mito, ma è stato bello correre insieme a te, per inseguire quei sogni di una vita.
È finito un mito, passando come una meteora che travolge ogni piccolo pezzo di vita.
E poi. E poi, la mattina finisce, giunge la sera, poi la notte e ti addormenti con l’amarezza nel cuore. É stato un flash, un deja-vù.
Written by Daniela “Aiko” Schirru