Trama: i membri della famiglia Barrett cominciano a venire coinvolti in fatti inspiegabili che li portano a credere che la loro casa sia infestata da strane presenze…
Dopo aver letto la trama immagino che molti di voi avranno esclamato “E che palle!!” e non posso darvi torto: dopo il mega successo di Paranormal Activity le case infestate stanno andando un tanto al chilo e sono davvero pochi gli horror commerciali degli ultimi anni che esulano dallo schema “famigliola felice – eventi inspiegabili che spezzano l’armonia familiare – forsennata ricerca di una soluzione, possibilmente aiutati da un esperto” e Oscure presenze non fa assolutamente eccezione in questo. E allora perché mi è piaciuto parecchio e mi ha anche spaventata? Beh perché, nonostante un finale camurrioso e paraculo e nonostante qualche ingenuità sparsa qui e là, innanzitutto questo film ha una sceneggiatura che non si limita a snocciolare momenti da salto sulla sedia e momenti WTF in cui qualunque streppone può improvvisarsi esorcista, guaritore o santone e risolvere i problemi della famigliola salvo perculata finale atta a produrre mille sequel e altrettanti prequel. Questi momenti ci sono, è vero, ma sono giustamente dosati e mescolati ad un minimo di analisi della situazione familiare e di approfondimento dei personaggi e, paradossalmente, anche ad un po' di verosimiglianza in più, sopratutto per quel che riguarda il personaggio interpretato da J.K. Simmons, che per una volta, nonostante si proclami un esperto, ammette candidamente di conoscere il problema ma di non avere alcun modo di risolverlo.
Senza fare troppi spoiler, in Oscure presenze non c'è la solita infestazione conseguente ad un trasloco ma le cose cominciano a succedere senza un perché e in una situazione che potrebbe essere la stessa in cui versano moltissime famiglie in tutto il mondo, dove i genitori stanno perdendo ogni fiducia nella propria relazione a causa dei problemi economici e della mancanza di lavoro (cosa che, peraltro, porta anche gli amici di sempre a trattarli diversamente e ad essere sospettosi), dove il figlio adolescente sta scoprendo il gusto del proibito anche grazie alle compagnie sbagliate e dove il figlioletto teme più di ogni altra cosa la separazione di mamma e papà. Anzi, siccome Dark Skies tratta un argomento vetusto come le invasioni aliene, si potrebbe dire che la pellicola è lo specchio oscuro di quei film anni '80 dove le famiglie problematiche si ritrovavano unite grazie all'arrivo provvidenziale di esserini extraterrestri in grado di far riscoprire loro i veri valori americani, mentre qui gli alieni vengono dipinti come degli spietati e freddi scienziati interessati solo a studiarci. E quanto fanno paura! Per quanto il loro design sia ormai un cliché, le loro apparizioni vengono centellinate e studiate a tavolino, tanto che l'effetto "salto sulla sedia" è praticamente garantito. Se a questo aggiungiamo una regia classica ma efficace, pochi effetti speciali ma ben dosati e attori comunque dignitosi il risultato è un film sicuramente banale ma anche molto godibile, l'ideale per queste calde serate pre-Halloween.
Scott Stewart è il regista e sceneggiatore della pellicola. Americano, ha diretto film come Legion e Priest. Anche responsabile degli effetti speciali, produttore e attore, ha un film in uscita.
Josh Hamilton (vero nome Joshua Cole Hamilton) interpreta Daniel Barrett. Americano, ha partecipato a film come Alive – Sopravvissuti, Margaret, J. Edgar e a serie come American Horror Story, inoltre ha lavorato come doppiatore nel film L’era glaciale. Anche produttore, ha 44 anni e tre film in uscita.
Dakota Goyo interpreta Jesse Barrett. Americano, lo ricordo per film come Thor, Real Steel e Le 5 leggende, dove doppiava uno dei ragazzini umani. Ha 14 anni e due film in uscita, tra cui Noè.
J.K. Simmons (vero nome Jonathan Kimble Simmons) interpreta Edwin Pollard. Americano, lo ricordo per film come Extreme Measures - Soluzioni estreme, The Jackal, Le regole della casa del sidro, The Gift - Il dono, The Mexican, Spider - Man, Ladykillers, Spider-Man 2, Spider-Man 3, Burn After Reading - A prova di spia e Jennifer's Body; inoltre, ha partecipato a serie come Oz, E.R. Medici in prima linea, Nip/Tuck, Numb3rs e ha lavorato come doppiatore in Megamind e nelle serie I Simpson, Kim Possible, Phineas & Ferb, American Dad! e Robot Chicken. Ha 58 anni e sette film in uscita.
Se Oscure presenze - Dark Skies vi fosse piaciuto, consiglio la visione di Signs, forse l'ultimo film di Shiabadà che sono riuscita a sopportare prima di bollarlo a vita come "venditore di fumo e m***a", come divevano in Ghostbusters. ENJOY!!