1) OSINT utile e sicuro
- Raccolta identica alle prove: username, ID profilo, link, orari, wallet, IBAN.
- Verifica infrastruttura: dominio, hosting, data di registrazione, presenza di moduli abuso.
- Mapping dei canali: dove potrebbero pubblicare (social, forum, drive, paste). Prepari i “punti di rimozione”.
2) Cose da NON fare
- Intrusione (hacking, accessi abusivi, doxxing): è reato e ti espone a ritorsioni.
- Provocazioni e minacce: alzano la posta e accelerano la diffusione.
- Impersonificazioni goffe: i gruppi criminali sono addestrati a scoprirle.
3) Flusso operativo consigliato
- Inventario di asset e dati esposti (nome, lavoro, familiari, social, contatti).
- Piano di contenimento: priorità di rimozione e de-indicizzazione.
- Monitoraggio con query mirate e reverse image/video search.
- Azione coordinata con professionisti per modulare tempi, tono e canali.
4) Quando coinvolgere specialisti
Se l’estorsore è organizzato, se ci sono già state pubblicazioni o se circolano wallet/IBAN multipli, la gestione richiede esperienza, canali prioritari e competenze legali e tecniche integrate.
Possiamo occuparci del tracciamento difensivo, della richiesta di rimozione e di tutte le comunicazioni sensibili, riducendo le possibilità di ritorsione.<p>The post OSINT difensivo per vittime di ricatto: cosa puoi fare (e cosa NON devi fare) first appeared on Ricatto Sessuale : cosa fare se minaccia di pubblicare.</p>