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Ospedale di Cremona: tu ciellino mi fai la customer satisfaction, io ciellino ti pago il servizio

Creato il 04 maggio 2013 da Cremonademocratica @paolozignani

Il nome e soprattutto il cognome di don Giussani sul frontespizio della mission, sotto una celebre frase di Saint’Exupery, di quelle che fanno un po’ da parola d’ordine, e la carambola va in buca.
Per una clamorosa coincidenza, una casualità più rara del fatto che una scimmia scrivendo sulla tastiera a caso componga la Divina Commedia, l’ospedale di Cremona retto da una triade di facoltosi e ultrapreparati direttori nominati dall’imparzialissima giunta Formigoni, un esempio di meritocrazia tanto che nessuno ha mai pensato che in Regione si favorisse CL o la Compagnia delle Opere, ha dato l’incarico di realizzare i celebri questionari di customer satisfactiom alla solita simpatica onlus, la Educo di Brescia. Ancora loro. Stessa società, stessa satisfaction. Alto gradimento. Sono quei deliziosi questionari che troviamo in ospedale, che ci fanno tante domande dettagliate, e che poi ritroviamo sul giornale locale, di cui l’ospedale è potente inserzionista, per farci sapere che tutta va bene tranne qualche problemino presto risolto. Il bello è che per queste cose il giornale viene pagato anche lui.
Il contribuente paga: le cure sanitarie, la società che gli fa il questionario, il dirigente che sceglie la società che fa il questionario e poi anche il giornale che gli fa sapere che il contribuente stesso è felice. Ma questa è eccellenza lombarda!

Per questo bisognerebbe prendere in parola la determinazione dirigenziale dell’ospedale di Cremona, dove recita che la Educo viene rinnovata nell’incarico


considerato che trattasi di servizio per cui non sono attive convenzioni CONSIP – CRA, non sono in
programmazione iniziative a livello regionale attribuite ad ARCA, non sono presenti offerte sul
MEPA, come risulta da documentazione in atti, né esistono convenzioni con Centrale Regionale
Acquisti per il tipo di fornitura in argomento; <
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Dunque tanto varrebbe consentire al bravissimo dirigente ospedaliero di scegliere, magari risparmiare un po’, affidare il servizio a chi non la pensa come lui, e quindi variare, cambiare, rimescolare le carte.

Affaruzzi da 7.200 euro, che sarà mai. In fondo la Educo più che redigere i questionari non può, sono gli utenti a compilarli, i pazienti e i loro familiari. E tutti giustamente hanno bisogno e amano l’ospedale, servizio pubblico essenzialissimo, da tutelare. Poi i questionari, compilati liberamente da liberi pazienti che hanno scelto liberamente il settore pubblico (saranno tutti comunisti), saranno controllati prima di finire tra le mani dei pazienti.
“Ce l’avete con noi perché siamo bravi?”, borbotteranno all’ospedale o alla Educo di Brescia. E quando mai chi lavora è un avversario? Non può esserlo. Solo che in Lombardia siamo viziati da voi e vogliamo un sistema ancora più eccellente!
Riflessioni domenicali, tanto per pensare – utopicamente – a un sistema sanitario meno onniciellino.

Il link della Educo con Giussani capo mission è
http://www.educobrescia.it/index.php/chi-siamo/mission/.

Segue la determinazione dell’ospedale, per i cultori del linguaggio della burocrazia (una vera delizia, altro che storie)

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