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Ospedale Silvestrini, parcheggio auto a pagamento per riempire gli autobus

Creato il 22 maggio 2015 da Goodmorningumbria @goodmrnngumbria

silvestriniSPERIAMO SIA DAVVERO UNA BUFALA

Al momento pare essere l’unica ipotesi. Che, per altro, piace sia al Comune che alla Asl e  all’Università. Come riempire di passeggeri gli oltre  100 autobus che ogni giorno raggiungono l’ospedale? Disincentivando l’utilizzo del mezzo privato, ovvero decidendo di far pagare la sosta alle auto che raggiungono il Santa Maria della Misericordia.
Questo è quanto emerso ieri mattina in Commissione urbanistica dove sono stati discussi due ordini del giorno relativi proprio alla viabilità nella zona dell’ospedale e alla possibilità di migliorare i collegamenti pubblici.
È stato il dirigente Leonardo Naldini a fissare alcuni punti: attualmente ci sono cento corse da e per l’ospedale ogni giorno, all’incirca una ogni 7 minuti e che, in buona parte, risultano praticamente vuote. Impensabile, secondo Naldini, aggiungere un servizio navetta ulteriore per trasportare passeggeri dalla stazione del minimetrò di Pian di Massiano all’ospedale e viceversa: costerebbe 220mila euro e non avrebbe vantaggi. Solo costi.
L’assessore Cristiana Casaioli, nel suo intervento, ha annunciato che il Comune sta elaborando il nuovo Pums (Piano urbano della mobilità sostenibile) che dovrà essere integrato con il nuovo Piano regionale dei trasporti e che non arriverà prima di settembre 2016. Nel breve periodo, quindi, potranno essere attuati solo dei correttivi, come ad esempio la riorganizzazione delle corse degli autobus, l’eliminazione delle corse sovrapposte e il potenziamento di alcuni vettori attualmente poco utilizzati. Di certo – ha spiegato Casaioli – l’unico modo per modificare le abitudini dei perugini che si recano in ospedale è quello di creare delle condizioni “meno favorevoli” rispetto alle attuali. Tradotto: far pagare il parcheggio.
L’idea sembra convincere un po’ tutti. Anche l’Università, che ieri in Commissione è stata rappresentata dal professor Sartore. Per l’Ateneo l’attuale situazione del trasporto pubblico a Perugia è al limite del disastro e per questo occorre una mappatura delle reali necessità degli utenti. Stesso pensiero dell’ingegnere Ercolanelli, presente ieri in rappresentanza della Asl, che ha evidenziato la necessità di un progetto condiviso da elaborare muovendo da una realtà ormai consolidata: la mobilità pubblica da e verso l’ospedale è da rivedere perchè inefficiente a causa di percorsi troppo tortuosi e pochi passeggeri.

giornaledellumbria

Commento: Se questa malsana idea dei predatori della tasca “vuota” dei cittadini dovesse essere confermata saremmo davvero al delirio, altro che sanità sempre più vicina ai cittadini,  vicina si  ma a pagamento. I familiari degli ammalati, che fanno assistenza h24, ringrazieranno di cuore. Spaventa che questa idea sia venuta a ingegneri, professori universitari e compagnia bella, Come mai queste brillanti menti, incapaci di risolvere i problemi delle lista d’attesa e dei ricoveri in barella nei corridoi,  non hanno pensato al servizio Taxi? Alla fine fatti due conti conviene e non ti stressi alla guida no? Questi vogliono rifilarci un bel pums, ma allo stomaco.



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