La mia gratificazione parziale deriva dal fatto che ci sono diverse cose che non sono state considerate nonostante da queste pagine e anche attraverso la stampa siano state ripetutamente sollecitate. Ne faccio, per semplicità, un breve elenco:
- non si sa ancora quali saranno i criteri di assegnazione degli alloggi popolari che verranno realizzati sia dall’Erap che dal Comune. E’ fondamentale intervenire sulla parte discriminatoria della legge per evitare che si crei un ulteriore “ghetto” per extracomunitari e disadattati;
- ancora non è noto come verrà utilizzato lo spazio che resterà di uso pubblico. Sarebbe quantomeno opportuno prevederne la destinazione d’uso reale in fase di progettazione al fine di ottimizzare gli spazi. Sarebbe anche auspicabile che tale decisione venga presa di concerto con le varie realtà associative che, si spera, avranno il compito di animare tale spazio;
- la scritta “Viva Coppi” della quale si è tanto parlato e che doveva essere messa in sicurezza già dalla scorsa estate sta ancora lì, di fianco al portone che ora gli operai attraversano continuamente con le mani ingombre di ogni cosa, col rischio di sbatterci contro e distruggerla per sempre. Basterebbe un piccolo gesto di buona volontà, già a suo tempo promesso dal Sindaco, e la spesa di poche decine di Euro per un foglio di plexiglass e si scongiurerebbe il pericolo di perdere questa piccola testimonianza del passato per sempre;
- tra tutte le suppellettili mandate in discarica in questa prima fase ci potrebbe essere qualcosa di interessante. Credo però che le stesse non abbiano subito alcun tipo di inventario e di catalogazione. Evitare di mandare in discarica o nelle mani di qualche antiquario oggetti che potrebbero essere di valore varrebbe bene il rischio di fare perdere qualche ora di lavoro ad un addetto al controllo.
Auguriamoci che i lavori inizino presto e, soprattutto, che finiscano presto. Ma auguriamoci anche che tutto venga fatto con la diligenza del buon padre di famiglia e con il buon senso che, purtroppo, molto spesso latita in questo tipo di operazioni.
Luca Craia