a cura di Francesca G. Marone
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Vero o falso?
(da Minima et Moralia)
Quanto mai attuale il tema trattato nel libro citato in questo articolo, un’attenta riflessione sulla circolazione e soprattutto sulla produzione delle false notizie. Spesso mi è capitato di imbattermi in un circolo vizioso di diffusione di notizie false sui social, copiate, incollate ed inoltrate senza alcun riscontro sulla fonte o quantomeno una pausa critica necessaria a domandarsi se quella notizia specifica potesse essere vera o no.
Non è per pedanteria né presunzione se affermo che tutti noi dovremmo almeno sforzarci di utilizzare quel pizzico di senso critico che ancora non è soppresso del tutto dall’ambiente mediatico che ci sovrasta. Marc Bloch, in un suo testo famoso, sa indagare il delicato rapporto fra realtà e finzione da sempre al centro degli interessi congiunti di letteratura, filosofia e studi sociali e soprattutto, quest’oggi argomento molto sentito nell’era della comunicazione digitale in cui la libertà di espressione condivisa, in ogni istante della nostra vita, ci rende tutti più falsamente esperti ed evidentemente esposti. Diventa così interessante ed utile compenetrarsi nel meccanismo della formazione della menzogna e della sua amplificazione e rapidissima diffusione con il giusto distinguo fra l’epoca presa in esame da Bloch e la nostra presente, anche se parlando di guerre e menzogne a ben riflettere siamo immersi nella stessa atmosfera. Liquidità di pensiero già predetta ed affrontata da altri studiosi.
Se volete approfondire, l’articolo è qui.
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Indagine spagnola sulla nostra Elena Ferrante
(da El Mundo)
Molti di noi hanno già letto e si sono appassionati alle vicende delle due amiche napoletane Elena e Lina.Io personalmente ho amato moltissimo la scrittura di Elena Ferrante e sono ansiosa di leggerla ancora. Che sia stata un’operazione furba di marketing o semplicemente un volersi sottrarre alla scena in cui tutti sono sovraesposti poco ci interessa quando sfogliamo pagine che ci tengono avvinghiati fino all’ultima parola. Pare che all’estero non sia piaciuta soltanto la qualità della penna ma abbia anche, tutt’ora, appassionato il mistero dell’identità dell’autore/autrice. El mundo si è divertito a stilare un elenco di indizi che porterebbero a svelare l’identità di Elena Ferrante. La signora X e il signor Y compaiono a pieno titolo nelle indagini anche attraverso la disamina di un profilo facebook rivelatosi poi falso. Insomma come diceva Oscar Wilde “C'è una sola cosa al mondo peggiore di essere sulla bocca di tutti, ed è di non essere sulla bocca di nessuno.” Non è il rischio che corrono Lila e Lenù, due donne o due parti della stessa donna, logos e pathos, con Napoli sullo sfondo presente e vivissima, raccontate analizzate e godute in molti altri paesi oltre l’Italia. Per l’articolo originale si rimanda qui... e qui per l’approfondimento.
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Siamo tutti fratelli?