Ossessioni vs fotteseghismo
Da Laprugna
@laprugna
Sì, ciao, buon anno e figli maschi. Ok, mi sa che non era proprio così. Salve, è 2013, me ne sono accorta perchè si è aggiornata la data sul display del mio cellulare e perchè ho potuto finalmente inaugurare la moleskine color prugna slavata (dopo molti giri in lavatrice) del 2013, che avevo comprato la notte in cui sono tornata dal concerto dei Radiohead, giusto perchè volevo che mi ricordasse quanto sono idiota. Niente feste alcoliche o in discoteca a rimpiangere di essere nata, nessun piano speciale, nessun cambiamento significativo come la decisione di diventare ambidestra o amenità simili; in definitiva, lo dico serenamente, non feci una beata minchia (cioè, se non contiamo la cioccolata calda). Comunque non vi sto tediando per raccontarvi, di nuovo, di quanto io sia una sfigata, o meglio, non proprio. Oggi vorrei parlarvi di quanto male funzioni il mio cervello. Lo so, sembra una spiegazione superflua, l'avevate capito tutti, ma non vi sto per fare un trattato di psichiatria, bensì vi parlerò di come io vada avanti a ossessioni vs fotteseghismo. Per quelli che si sono persi le puntate precedenti la corrente filosofica (o forse è una dottrina?) del fotteseghismo è il pensiero per cui io me ne fotto di una cosa/persona, ma non nel modo canonico, praticamente me ne disinteresso per sempre e per davvero (non come fa il 90% della gente che dice di non pensare al proprio ecs, cioè io son seria). Ultimamente le mie fissazioni sono poche, ma sono tutte belle radicate che nemmeno gli alberi secolari del lungomare della mia monnezza-town. Comincerei col parlarvi del reparto tecnocazziemazzi. Sarà perchè ho un cellulare che ormai sta morendo, che mi dice d'avere troppe applicazioni aperte (pur non ne avendone nessuna installata...), sarà che tutti si sentono un po' il padre di Gesù in terra con i propri telefoni, ho deciso che non volevo essere da meno. Il momento era propizio perchè avevo pecunia da parte, così decisi che avrei comprato lui. L'amore della mia cyber-vita da sfigata. Ovviamente, (e qui sottolineo con un evidenziatore giallo ovviamente) nel momento in cui ho deciso che sarebbe stato lui, il mondo ha deciso che non poteva rimanere in commercio un secondo di più, così ho dovuto sudare sangue e tediare il mondo, ma alla fine ne ho trovato uno. Cioè uno. Hanno chiuso negozi, hanno detto minchiate, lo hanno messo a prezzi/reni online, tutto perchè volevo cambiare il mio telefono. Sono sicura che sotto ci sia un complotto della Nokia, di cui ero la cliente più affezionata da eoni. Domani, spero, di averlo tra le mie mani, accendete un cero, son sicura che ci sarà una tromba d'aria sul negozio o cose così. Seconda fissazione, che porto avanti dall'estate, è quella delle headphones più grandi del mondo. Qui sto tergiversando perchè mi chiedo se le userei davvero al di fuori della mia casetta in Canadà. Dopo mesi di ricerche, ho capito che BOH, ma che nel caso vorrei queste qui. Probabilmente in bianco fanno tanto fighetta che non sarò mai, ma nere sono meno carine, so anche che forse ce ne sono di meglio in giro, però sono cretina e penso che, se devo portarmi addosso 2 kg di cuffie, devono piacermi moltissimo esteticamente, ecco. Praticamente a giorni alterni controllo che Amazon non alzi il prezzo, e ogni volta che vado al Mediaworld e le vedo mi lamento da sola del fatto che siano più beige di quanto non sembrino in foto. Sì, come le vecchiette che ordinano da Postalmarket e poi si lamentano perchè il vestito non è come sembrava in foto. Potrei parlarvi anche del fatto che gioco quasi sempre a Ruzzle, ma in realtà non è vero, è stata un'ossessione di due giorni, poi son rinsavita. Per il reparto musicale ho fatto questa playlist per farvi capire quali siano le canzoni che ho in testa perennemente in questi giorni, non c'azzeccano niente l'una con l'altra, ma non ho mai affermato che ci sarebbero stati nessi logici (nè nella playlist, nè altrove). Per quanto riguarda le cose inutili e che, pur ragionandoci ere, veramente non mi servono, ci sono questi Super o questi occhiali di Marc Jacobs (nonostante io ami follemente i miei wayfarer neri che mi son autoregalata secoli fa), le dr. Martens bordeaux (così mia madre mi manderà definitivamente in qualche risaia sperduta a lavorare), o questo portafoglio di Ted Baker che non comprerò mai. Ora però passiamo al lato del fotteseghismo. Questo aspetto per ora riguarda per lo più persone di cui ho parlato qualche post fa, assegnando gli ambiti Sticazzi Awards, quelle che proprio ci penso e mi rispondo da sola che fottesega is DA way. Fottesega anche al continuo controllare le mail, perchè ho capito che non mi arriverà mai una dichiarazione d'amore da parte di uno sceicco, e, probabilmente, nemmeno da uno scecco. Lo stesso ragionamento fatto per le mail vale per whatsapp, noto stumento demoniaco, che sto cercando di adoperare il meno possibile, solo per non controllare l'ultimo fottuto accesso di icudsrbciejmorsfkrerhu. Che peccato che abbia picchiato la testa sulla tastiera invece di scrivere di cosa parlavo. In conclusione (che due coglioni di post, lungo più del discorso di Giorgio) quello che mi preme specificare è che tra queste due fasi per me non c'è niente. Nada, nisba, tabula rasa, Mufasa. Per esempio, dovrei studiare, ma vuoi che me ne importi dei contratti e dell'epigrafia giuridica? Ho cose più minchione a cui pensare, per favore, libri di giurisprummmerda, andate via.
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