Ossi di sciacalli

Da Villa Telesio

Della poesia ho il panico
e mi intossico di sigarette

ho fior di neonati

ne vedo i contorni sfumati
nel cesto dei vestiti sporchi

polvere di giorni,
di stracci persi
a combattere senza combattere;

libri sui quali nascondere
ossicini

altro che seppie:
qui il linguaggio passa attraverso
denti da sciacalli

sottili radiazioni d’avorio
che colpiscono contrabbandieri morti.