Osteria di San Cesario

Da Anabasi

L’Osteria di San Cesario offre il piacere di una cucina genuina e di alta qualità, basata sulla tradizione locale abilmente interpretata dalla signora Anna Dente Ferracci coadiuvata dalla madre Maria Savina Dente e da tutta la famiglia.
Sono oltre cinquanta anni che la famiglia Dente Ferracci gestisce la più antica macelleria di San Cesareo, la “Macelleria Emilio”, fondata nell’immediato dopoguerra da Emilio Dente, norcino di Montecompatri ma anche grande agricoltore. Infatti egli è stato uno dei principali artefici, a partire dalla fine degli anni cinquanta, dello sviluppo nell’area Labicana, comprendente i comuni di Colonna, Montecompatri e San Cesareo, dell’ortofruttoviticoltura altamente specializzata che è stata per anni il motore economico di queste zone.
Se vi recate a Roma e desiderate mangiare secondo la tradizione dell’antica cucina romano-laziale, lasciate la città eterna dove troverete cucina etnica e fusion o brunch e happy hour e prendete l’autostrada per Napoli. Dopo pochi Km. giungerete a San Cesareo, nel luogo dove più di duemila anni fa il grande Giulio Cesare aveva la sua villa di campagna. Oggi, in questo luogo, vi è il ristorante “Osteria di San Cesario” aperto nel 1995 dalla famiglia Dente - Ferracci che da molte generazioni opera nel campo agro - alimentare. Infatti ancora oggi viene gestita la più antica macelleria del paese fondata da Emilio Dente e si producono direttamente ortaggi, verdure e frutta.
L’Osteria fu aperta per “salvare” i piatti della tradizione di Roma e della Campagna Romana. La chef è la signora Anna Dente, figlia di Emilio, che dopo aver lavorato per più di 40 anni nella macelleria e nelle terre di famiglia ha deciso di impiegare le sue capacità culinarie nella salvaguardia della cucina romano - laziale. In lei si sono concentrate le esperienze secolari dei suoi avi macellai ed agricoltori, delle sue ave cuoche, fornaie e pasticcere. Quella romano - laziale è una cucina rustica, dai sapori antichi che fonde insieme le caratteristiche del territorio e la stratificazione etnico - culturale delle popolazioni che lo hanno abitato. All’Osteria di San Cesario potrete gustare la cucina agropastorale delle popolazioni latine che fondarono Roma e che stazionarono nella Campagna Romana attraverso i secoli fino agli inizi del 1900. E’ una cucina di erbe selvatiche e funghi, di cereali impiegati nella preparazione di paste favolose, polenta e minestre; è una cucina di pastori e quindi di abbacchi, capretti, ricotta e formaggio pecorino; è una cucina dove il maiale è preparato in mille modi.
E’ una cucina con una forte influenza ebraica (degli ebrei dell’antica comunità ebraica romana) come nel capretto brodettato, nella pasta e broccoli in brodo di arzilla, nel baccalà e nei carciofi alla giudia. E’ infine la cucina del “quinto quarto”, ovvero la cucina dei macellai del mattatoio di Testaccio a Roma che alla fine dell’800 utilizzando le interiora bovine inventarono piatti come la coda alla vaccinara, la pagliata di vitella, la trippa alla romana e le animelle.
Le proposte del menu sono affondano le radici direttamente nel territorio: Antipasti: Svojature de pulenta, Svojature de campagna,Robba de orto a cazzimperio, Svojature e Stuzzicarelli de la Sora Anna, Stuzzicarello de coratella d’abbacchio. Primi: Lane der pecoraro a la capranicotta, Timballi de la Sora Anna, Fettuccine a la “Nonno Emilio”, Fettuccine a la romana co le regaje de pollo, Fettuccine ar sugo de carne, Ravioli co la ricotta, Gnocchetti a coda de soreca cor sugo a la matriciana, Gnocchi de patate cor castrato, spuntature e zazzicchie (er giovedì).. Secondi: Animelle e diggiuna d’abbacchio, Coratella d’abbacchio, Abbacchio a scottadeto, Grigliata de carne mista, Porchetto arrosto, Punta de petto de vitella a la fornara, Arrosto morto de vitella mongana, Pollo a la romana , L’Allesso del Ricordo (da ordinà cuarche ggiorno annanzi), Gallina allessa. Fritti: Robba fritta e pezzetti, Fritto dell’orto
E infine come recita testualmente il menu ".. Er pane, semprice, co l’oliva o co le noce, la pizza de pulenta co l’ua nera o er zibbibbo, sò casarecci.
Siconno la staggione ce sò li piatti de Capranica Prenestina, pe sapenne deppiù dimannate ar cammeriere o a la coca.
La Sora Maria e la Sora Anna ve augureno bbona magnata. "
Osteria di San Cesario
Via F. Corridoni, 60
00030 San Cesareo (Roma)
Tel. 06.9587950 Fax. 06.9587950

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