Nonostante la prima doppietta azzurra di Pablo Daniel Osvaldo, l’Italia non va oltre il pari in Bulgaria, nel primo incontro delle qualificazioni ai Mondiali 2014. Incontro difficile quello di stasera, merito della condizione atletica micidiale dei padroni di casa, ai quali, probabilmente, il pareggio va anche stretto. Perciò qualche demerito lo hanno i Prandelli boys, ma assolutamente grandi elogi vanno alla nazionale guidata da Luboslav Penev, che ha complicato tantissimo la vita a Pirlo e compagni.
Il primo tempo è da rivedere, soprattutto sul piano del gioco. I tre centrali di metà campo sono ben pressati e da quelle parti transitano pochi palloni giocabili: di conseguenza, via ai lanci lunghi dalla difesa, troppo imprecisi e comunque inoffensivi se indirizzati sulla testa del piccolo Sebastian Giovinco. E così a passare è proprio la Bulgaria alla mezz’ora: tiro dai 35 metri di Manolev tutt’altro che irresistibile, ma Buffon è troppo lento e la palla si insacca. Gli azzurri, però, trovano la forze per reagire, e pure la fortuna, che si tramuta in un micidiale uno-due di Osvaldo fra il 36′ ed il 39′, prima di sinistro dopo una sponda di Marchisio e poi di testa grazie alla provvidenziale deviazione di un centrale di casa. L’attaccante della Roma si sblocca, e per poco, nel finale, non trova la tripletta, sbattendo su un grandissimo Mihaylov.
Nella ripresa la solfa non cambia, Giovinco va ancora vicino al gol, ma a passare è la Bulgaria al 66′, con la firma di Milanov che sfrutta un’indecisione (saranno quattro a fine partita, da rivedere il bianconero) di Buffon per insaccare la marcatura del pareggio. Poi il portiere azzurro si rifà, salvando il risultato dalla possibile beffa, prima del clamoroso errore di Destro ad un quarto d’ora dal termine: è l’ultima emozione di un match giocato ad alti ritmi per tutti i novanta minuti, che riporta, ahinoi, anche l’infortunio muscolare di Daniele De Rossi nel finale.
Adesso guai a fare drammi. Come accennato poco più su, grande merito va alla Bulgaria, la quale certo non è la Spagna, ma che dimostra ulteriormente quanto sia complicato ed imprevedibile il calcio moderno. Martedì sotto con Malta, per tre punti importanti in ottica primo posto, intanto eccone uno per cominciare, in attesa di tempi migliori e di una maggiore brillantezza fisica.
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Foto da: calcioline.com
OA | Francesco Caligaris