Dobbiamo usare la forza dell’unione delle competenze per lasciare costruito e realizzato qualcosa di buono nel territorio (Nicola Pirina).
Una giornata carica di energia, entusiasmo e tanta partecipazione. Riccardo Luna, in collegamento telefonico, da il via alla plenaria sottolinenando che durante questi mesi si è messo “in campo un’energia incredibile, una rete pazzesca che si pone l’obiettivo di cambiare l’Italia”. Un progetto questo che è l’unica strada percorribile per poter uscire dalla crisi. Dice il Digital Champion “l’unica strada possibile è quella di partire dalle comunità. Dobbiamo cambiare la percezione del digitale anche per quelli che ci governano non soltanto per i cittadini. Dobbiamo mostrare un orizzonte di speranza e di fiducia”
Il progetto di Riccardo Luna prevede la nomina di un DC locale – incarico non retribuito, senza staff e senza budget – che avrà il compito fondamentale di “abilitare tutta quella fascia di popolazione che ancora fa fatica a rapportarsi quotidianamente con i nuovi dispositivi tecnologici, contribuendo da una parte alla crescita e al miglioramento di una condizione soggettiva e, dall’altra, al miglioramento nel breve periodo della capacità collettiva di cambiare le cose attraverso la leva del digitale” dice Nicola Pirina (Digital Champion del Comune di Cagliari). Inoltre “avrà il compito di stimolare le governance del territorio e tutelare i diritti dei cittadini nel digitale in assenza di banda larga, wi-fi libero, accessibilità alla pubblica amministrazione e educazione all’utilizzo del digitale”.
La giornata è stata strutturata in due parti: la mattina è stata l’occasione per fare il punto su ciò che è stato fatto sia a livello regionale che a quello nazionale ma anche per dare l’opportunità a tutti i campioni sardi nominati di potersi presentare e presentare le loro proposte in campo comunale e regionale. Durante la sessione pomeridiana invece l’attenzione è stata data all’approfondimento di 3 dei temi (rapporti con le scuole superiori e medie inferiori, vademecum relazionale verso i sindaci) emersi nella mattina e sui quali c’è stata unanime condivisione d’azione.
Dal punto di vista nazionale Nicola Pirina ha sottolineato che è stato attivato un protocollo di collaborazione col Museo della Scienza e della tecnica “Leonardo da Vinci” (divenuto ufficialmente sede dei Digital Champions lombardi) e con lo SMAU di Milano. Si è raggiunto un’intesa con la Rai per il sostegno e la promozione della cultura digitale del paese attraverso il progetto “alfabetizzazione digitale: manzi 2.0”: una contaminazione dell’intera programmazione del servizio pubblico, dai programmi della mattina alle fiction ai talk show fino a produzioni specifiche, utilizzando i diversi canali e le diverse proposte possibili. Anche il programma radiofonico di Radio 1 Eta Beta mostra un’apertura particolare verso i DC mettendosi a disposizione per diffondere le “best practies” dei DC locali. Inoltre si sta predisponendo un codice etico che metta in evidenza i principi ed i divieti per tutti i champions di modo che l’operato sia il più trasparente possibile e si evitino abusi di posizione e possibili conflitti di interesse.
La giornata del 21 è stata anche l’occasione per presentare uno strumento importante che aiuterà la cittadinanza ed è creato a cura della rete nazionale dei DC: italiani.digital. Una piattaforma web che sarà un vero e proprio help desk online attraverso il quale chiunque potrà porre domande sul mondo digital e trovare una risposta chiara ed esauriente, dal Digital Champions “di competenza”, nel più breve tempo possibile.
Nicola Pirina ha infine ricordato che tra gli obiettivi di Riccardo Luna c’è quello di voler trasformare il sito dei DC in un grande progetto editoriale dove verranno raccontate le belle storie delle iniziative locali, ma anche per segnalare gli episodi di chi ostacola le idee per migliorare la pubblica amministrazione, di fatto il diario digitale del sistema paese.
La seconda parte della mattinata è stata focalizzata su che cosa si è fatto dal punto di vista regionale in questi mesi. La prima esigenza emersa è stata quello di continuare a potenziare la squadra dei Digital Champion, passare, nel più breve tempo possibile, dagli attuali 54 a 377 (uno in ogni comune della Sardegna, e dove è possibile anche a più di uno) di modo da poter per offrire assistenza nei territori ed avere più competenze possibili per realizzare i progetti regionali e nazionali.
Obiettivi quelli dell’alfabetizzazione digitale, sia rivolta ai cittadini che alle imprese, che sono al centro dell’attività dei DC (precisiamo che prima ancora di esser DC molti si sono già attivati per diffondere e per esser loro stessi portatori di conoscenze e competenze).
Sono tante le attività che i DC hanno nella loro agenda tra le quali la creazione di partnership con l’associazione torinese “Wister” (Women for Intelligent and Smart TERritories, rete di donne, – ma anche di uomini, i WISTERMISTER – impegnata a realizzare territori e comunità intelligenti attraverso l’uso della tecnologie) e con l’associazione di promozione sociale “Stati genarali dell’Innovazione“ per l’organizzazione nel territorio Sardo di azione comuni. Si stanno gettando le basi per realizzare il “Go on Sardinia”: un’unica giornata realizzata in contemporanea in ogni comune della Sardegna durante la quale verranno realizzati percorsi di trasferimento generazionale dove i più giovani saranno chiamati ad aiutare i più anziani ad entrare nel mondo del digitale. Un progetto che si ispira al nazionale “Go On Italia”, che a sua volta è stato influenzato da “Go On UK” un progetto di sistema no-profit che ha l’obiettivo di digitalizzare tutti gli abitanti del Regno Unito, migliorando le competenze di cittadini e imprese.
Inoltre si sono messe le basi per la partecipazione ad esperimenti pilota come Biblioduino e Henable.me. Il primo è un progetto del Centro culturale “Il Pertini” di Cinisello Balsamo (MI), che mira a diffondere la passione e la cultura del saper fare, comprendere e sperimentare, attraverso il prestito interbibliotecario della scheda di sviluppo Arduino, con l’obiettivo di ampliare l’offerta di prestito delle biblioteche anche attraverso strumenti tecnologici interattivi che possono essere sperimentati dagli utenti in modo gratuito. Il secondo è una piattaforma interattiva completamente dedicata alla ricerca di soluzioni digitali ai problemi che quotidianamente incontrano disabili, anziani e portatori di disagio in genere.
La parte finale della mattinata ha visto la presentazione dei Digital Champion nominati e di coloro che sostengono l’iniziativa. Sono saliti sul palco Davide Costa, Andrea Mameli, Fabrizio Filigheddu, Raffaella Sanna, Carlo Mancosu, Ettore Caboni, Fabrizzio Palazzari, Enrico Scusu, Alessandra Patti, Lucia Schirru, Francesca Mura, Paolo Boi, Stefano Columbu, Laura Floris, Antonio Cocco, Francesca Casula, Federica Serra, Maurizio Battelli, Massimo Cireddu, Manuel Persico, Vito Prisciano, Antonio Solinas, Alessandro Vagnozzi, e tanti altri che hanno e stanno portando le loro competenze e all’interno dell’associazione e delle azioni che si stanno promuovendo.
La giornata è stata l’occasione per far emergere un dibattito vivo e carico di energia ma anche per far scaturite alcune esigenze come quella di mappare e censire le zone wifi gratuite ed i parcheggi dedicati ai disabili e quelli a pagamento nei comuni Sardi. Come anche quella di creare una campagna di crowdfunding per la realizzazione di infrastrutture per le zone della Sardegna totalmente scoperte dalla rete internet.
Quelle che sono state enunciate il 31 ad Ottana sono soltanto le premesse per un cambio radicale di paradigmi “made in Sardegna”. Un modello nuovo basato sull’innovazione sostenibile.
Alessandro Ligas