Ci sono sempre i nostri amici, che ormai chiama per nome, a darle soddisfazione e attenzioni.
Le piacciono posti e persone nuove, ma ama anche le sue abitudini: gli ABBA in auto, abbracciare Attila appena si sveglia, i suoi libri. E sì, anche la tetta.
Cerca di fare tutto da sola, e spesso ci riesce. Io la lascio fare il più possibile, perché mi piace che sia autonoma e vedo che l'esperienza insegna: un mese fa le cadevano tre quarti dei bocconi dalla forchetta, oggi neanche uno.
Le piace mangiare la pasta al pesto, il pollo in qualsiasi maniera, la torta ricotta e spinaci, il risotto coi piselli, la pasta col ragù, la pizza... Mangia con più appetito rispetto a qualche mese fa.
Rivendica il possesso di qualunque oggetto, e se glielo si toglie attacca il capriccio che risuona come "E'MIOOOOOOOOOO", capriccio che però interrompe in fretta, quando vede che non le si dà retta.
In questo Tata Lucia ha ragione, c'è poco da fare.
Quando viene colta in flagrante a fare qualcosa che sa di non dover fare, si mette entrambe le mani sul viso e fa il melodramma, buttandosi a terra in ginocchioni. Poi si tira su, sempre con le mani sul viso, scosta un po' le dita e controlla se il volto materno è ancora arrabbiato.
Non avete idea di che fatica faccia a trattenere le risate a quel punto, ma ci riesco.
Vi adoro, amori miei, e spero di riuscire a trasmettervi tutto questo amore e di rendervi felici.
La vita è bella, e noi siamo una grande squadra.