Si tratta di Ottoline, nata dalla penna e dall’accurata matita di Chris Riddell, le cui avventure sono pubblicate in Italia dalla casa editrice Il Castoro.
Storie brevi, semplici, che amplificano il loro fascino e il potere di suggestione grazie alle ricchissime e dettagliate illustrazioni dell’autore.
Libri che per il rapporto stretto e imprescindibile tra parte testuale e parte iconica potrebbero essere classificati come albi illustrati ma che per presentazione dei volumi e numero di pagine si avvicinano più al genere romanzo.
Comunque li vogliate definire, quello che è certo è che le avventure di Ottoline piacciono ai bambini, soprattutto a quelli che amano perdersi nelle minuziose figure, apprezzando la loro bizzarria e lieve comicità, il tratto delicato del bianco e nero e il guizzo allegro dell’unico tocco di colore utilizzato: il rosso.
Illustrazioni - ma anche ambientazione dei racconti – che, ai più attenti, ricorderanno altre pubblicazioni, splendide anche se un po’ più datate: gli albi di “Eloise” di Kay Thompson e H. Knight, di difficile reperibilità nelle librerie ma che posso essere trovati abbastanza facilmente in biblioteca (se ne avete la possibilità, ve li consiglio).
Tornando alla nostra piccola eroina, ho avuto il piacere di leggere il primo libro della serie a lei dedicata – che al momento conta tre titoli, tutti editi da Il Castoro – “Ottoline e la Gatta Gialla”.
Qui la bambina si trova alle prese con un’astuta ladra di appartamenti. E contrariamente a quanto si potrebbe immaginare seguendo i modi di dire, non si tratta di un topo ma del suo esatto contrario: un bella e sinuosa gatta gialla (che sia in effetti gialla lo possiamo però solo immaginare…)
Trattandosi di un primo volume, le pagine iniziali sono dedicate alla presentazione dei personaggi e all’inquadramento spazio-temporale delle vicende narrate.
I suoi genitori sono impegnati a girare il mondo alla ricerca di oggetti bizzarri che accatastano in casa riunendoli in eccentriche collezioni. Passano, quindi, ben poco tempo con la figlia ma non dimenticano mai di inviarle cartoline da ogni luogo della terra (un buon campionario di queste è riportato fedelmente nella pagine del libro).
A prendersi cura di Ottoline è in primo luogo Mister Munro, un buffo essere peloso che, leggiamo, proviene dalle paludi norvegesi, dalle quali è stato prelevato appositamente per fare da babysitter alla bambina neonata.
Ma la nostra curiosa protagonista non si accontenta certo di aspettare e, tenendo sensi e intuito bel all’erta, si dà da fare per scovare misteri da risolvere.
Quando viene quindi a conoscenza di strani furti compiuti ai danni di ricche signore e, contemporaneamente, della sospetta sparizione di cagnolini da salotto, non può certo rinunciare ad indagare.
Come già detto, il valore del libro risiede, oltre che nella bizzarria di personaggi e situazioni, soprattutto nella ricchezza e nella varietà del materiale figurativo.
Non soltanto i disegni delle scene narrate, tutti resi con un curatissimo lavoro di matita, china e ombreggiature, sovente con dovizia di dettagli e didascalie.
Ma anche riproduzioni di cartoline, articoli di giornale, volantini, mappe ed altre invenzioni funzionali al vario e vivace svolgimento della storia.
Ne risulta una lettura movimentata, di certo non noiosa. Il bambino è invitato a soffermarsi anche a lungo su ogni pagina per coglierne tutti gli aspetti e tutte le sorprese.
Consigliato a chi apprezza cercare e cogliere particolari, ai lettori appassionati di fumetti, a chi ama le illustrazioni complesse, ma anche divertenti e ironiche.
(età consigliata: dai 7 anni)
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