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Ouagadougou (Burkina Faso), l'imprenditoria che si fa valere. Primo Salone del cotone

Creato il 06 ottobre 2011 da Marianna06

I burkinabé sono un popolo di gente laboriosa e fattiva, che cioé non vuole e non perde mai tempo, e lo dimostrano, ogni giorno, anche in un contesto difficile come quello dell'Africa Subsahariana, dove gli ostacoli, anche quelli  più imprevedibili dovuti ai capricci del clima, non mancano di certo.

A confermare l'assunto iniziale , a livello commerciale, ci  sono le cifre ufficiali dei fatturati  nei più disparati settori lavorativi  del Paese, dal calzaturiero alla falegnameria e alla metallurgia, passando per il tessile, autentico gioiello, per fantasia e creatività, dell'artigianato locale.

E la notizia dell'apertura ,in questo mese di ottobre, del Primo Salone del cotone e del tessile, a Ouagadougou, cui partecipano addirittura 50 Paesi da tutta l'Africa, voluto dall'Organizzazione della cooperazione islamica, non ci coglie, pertanto, affatto di sorpresa.

Il cotone mette insieme, infatti, gli interessi degli agricoltori e  quelli dell'imprenditoria locale che, come già detto, è piuttosto vivace quanto a capacità di gestire affari.

E questo vale anche per le donne, nonostante l'Islam, alcune delle quali, in Burkina, sono imprenditrici di successo.

L'obiettivo del Salone è quello di dare la giusta spinta alla produzione e alle manifatture in cotone dell'Africa (si pensi al piccolo Tchad, alla Repubblica Centrafricana, anch'essi produttori di cotone sempre però sottostimati), che sul mercato internazionale hanno grosse difficoltà per la concorrenza massiccia di Paesi come l'India, il Pakistan e non soltanto.

E l'argomento si perde  veramente nella notte dei tempi, perché sono state proprio sempre queste le difficoltà che i Paesi africani, produttori di cotone, hanno incontrato sul loro cammino.

L'altra faccia della medaglia è poi pagare il giusto  prezzo ai contadini, che offrono all'imprenditore la materia prima.

E, per quanta modernizzazione possa esserci oggi  rispetto ad ieri nelle campagne,  raccogliere cotone non è mai stato e non è uno scherzo.

Su questo le organizzazioni  locali dei lavoratori  occorre che vigilino.

In Burkina Faso gli ettari di terreno destinati a coltivare cotone sono attualmente all'incirca 363mila. E la stima della produzione di quest'anno è qualcosa come 337 mila tonnellate.

Decisamente non poco.

Perciò Burkina e Africa Subsahariana  tutta...buona fortuna.

E che  questo Salone sia sul serio  l'avvio di un processo di autentico sviluppo.

 Naturalmente fatto... con il piede giusto.

 

   A cura di Marianna Micheluzzi ( Ukundimana)

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