Il racconto delle “diversità” che l’autrice propone fotografa un’Italia in cui ignoranza, sessismo e discriminazione sono gli unici colori. Il Bel Paese si dimostra arretrato rispetto al mondo e all’Europa, incapace di garantire diritti ai suoi cittadini omosessuali. Uomini e donne che vivono, amano e pagano le tasse anche per chi li insulta per strada, li sbeffeggia dai palchi della politica, li aggredisce tra i banchi di scuola e nelle vie delle città.
Le testimonianze raccolte cozzano con l’idea stessa di “civiltà” e spingono all’indignazione per un nuovo “Orgoglio Omosessuale”