E' passato una giorno e volevo ragionare un pò sulla pubblicazione dei nomi dei politici gay omofobi che hanno partecipato, assieme al resto del parlamento, all'affossamento della legge antiomofobia
( http://listaouting.wordpress.com/2011/09/15/outinglist-23-settembre-ore-10-00/ )
Come era da aspettarselo sono scoppiate le polemiche (contenute per la verità); polemiche sulla privacy, sul fatto che sia giusto o no pubblicare nomi riguardanti il proprio orientamento sessuale.
La reazione che più mi ha sorpreso è stata quella della Carfagna (ricordiamo, ministro delle pari opportunità) che ha bollato l'iniziativa come “Bufala cinica e violenta”.
Il metro di giudizio mi pare chiaro: è giusto indignarsi per la "violenza" della pubblicazione dei nomi mentre la stessa reazione indignata non c'è dinnanzi ad atti di violenza reale nei confronti del popolo gay italiano.
Mi pare un comportamento paritario questo, ministro Carfagna!!!
Lei, che in seno al suo ministero dovrebbe lottare con ogni mezzo per garantire al popolo che l'ha eletta (in realtà l'ha eletta Berlusconi, non il popolo) pari opportunità e pari trattamento invece di fare quello per il quale è stata assunta, scalda quotidianamente la sedia del suo ufficio; lei, ministro, non fa assolutamente niente; troppo facile così, troppo facile rilasciare comunicati stampa dove condanna atti di discriminazione!
Ci rendiamo conto? Dovrebbe essere lei in prima fila, lei a proporre disegni di legge, lei a tentare di convincere i suoi colleghi bigotti a firmare una legge essenziale che ci rende (per l'ennesima volta) ridicoli dinnanzi al mondo.
Mentre in altri paesi si discute su adozioni a coppie gay SPOSATE noi siamo ancora fermi a discutere se sia giusto oppure no fare una legge antiomofobia... un vero e proprio medioevo intellettuale.
Probabilmente, ministro Carfagna, in questo paese una legge antiomofobia mai ci sarà perchè più di mezzo parlamento italiano verrebbe denunciato!
Credo che lei abbia sulla coscienza questa situazione ministro; ogni giorno si chieda se è giusto quello che sta facendo (o che non sta facendo) per il suo popolo.
Andando più nello specifico della lista che dire? Nulla! Di politici gay non dichiarati credo sia pieno il parlamento! Di destra, di sinistra, leghisti o centristi. Essere gay non ha schieramento politico, lo si è e basta.
I nomi pubblicati sono solo uno spillo. L'averli pubblicati non sminuisce un gesto forte, finalmente, un qualcosa di concreto. La comunità gay italiana ha vissuto per troppo tempo all'ombra di se stessa, è ora di agire per far sentire la propria voce!
Non esistono conquiste senza lotte.
Qualche "morto" serve per un obiettivo finale.
Non ci vedo nulla di anomalo in questo.
L'anomalia italiana, se cosi si può chiamare, c'è stata.... almeno fino a ieri.