Outlander, la serie TV. ‘Rent’ 5° episodio

Creato il 11 settembre 2014 da Nasreen @SognandoLeggend

OUTLANDER

La serie TV

ideata da Diana Gabaldon, prodotta da Ronald D. Moore

Adattamento tv del libro di Diana Gabaldon, “Outlander” segue la storia di Claire, un’infermiera che ha prestato servizio sui campi combattimento della Seconda Guerra Mondiale, sposata con Frank Randall, che erroneamente fa un passo indietro nel tempo piombando nell’anno 1743 attraverso un “cerchio di pietre”. Si ritrova così gettata in un mondo sconosciuto pieno di avventura che la costringe alla fuga e minaccia la sua vita. Quando Claire è costretta a sposare Jamie, un giovane guerriero scozzese cavalleresco e romantico, si accende un’intensa passione che divide il cuore di Claire tra due uomini molto diversi in due vite inconciliabili e la rendono combattuta fra la scelta di tornare a casa, nel 1945 da Frank o rimanere nella Scozia del 1743 insieme all’uomo che ama, Jamie Fraser.

Outlander | Ep. 5 | Rent

Titolo:  Outlander
Regista: Brian Kelly 
Sceneggiatore:
 Matt Roberts
Anno di trasmissione: 2014
Rete televisiva: Starz 
Episodi0: 1.05
On Air:
06/09/2014
Totale episodi:
 16
Durata: 60 minuti

 SINOSSI EPISODIO:

Mentre il gruppo è in viaggio nelle terre dei MacKenzie, Claire progetta ancora la sua fuga. Capirà che Dougal non si occupa solo di raccogliere tributi per il clan ma ha in mente qualcos’altro. Claire è “ospite” dei MacKenzie ma tutto potrebbe essere messo in discussione da un incontro. Che sia, per lei, più vicina la salvezza?

di Alexa G

Eccoci nuovamente al nostro appuntamento settimanale con la serie Outlander. Chi, come me, attende la puntata clou, ed è inutile stare qui a specificare a quale puntata mi riferisca, dico solo che manca poco. Per adesso dobbiamo accontentarci – si fa per dire – di qualche sguardo fugace tra Claire e Jamie. Parecchi sguardi, in realtà. Prego ammirare    

Immagino che davanti a quelle scene, la voglia di urlare “BACIALA!” o altro che preferisco non riportare, sia enorme, ma tant’è che non è ancora arrivato il momento.   

Protagonista indiscusso di questa puntata è la Scozia, con i suoi paesaggi mozzafiato e la sua gente. L’episodio inizia in un luogo meraviglioso, Loch Ness ed è qui che facciamo la conoscenza dell’avvocato del clan MacKenzie, Ned Gowan – per chi ha già letto il primo libro saprà che avrà un ruolo importantissimo, ma andiamo avanti.

Dovessi decidere il momento topico direi che mai una camicia fu più contenta di essere strappata via ma procediamo con ordine. 

Il gruppo si mette in viaggio per riscuotere i tributi che i fittavoli dei più sperduti villaggi devono al Laird e Dougal è a capo di questa allegra brigata se non fosse che c’è un’altra raccolta di cui il caro Dougal si occupa, ovvero raccogliere fondi per finanziare la rivolta giacobita, quella che si concluderà nella sanguinosa battaglia di Culloden.  

Claire sa come andranno le cose e proverà in tutti i modi ad avvertire prima Ned Gowan e poi Dougal, ma chi porta in dono la conoscenza del futuro, di solito – Cassandra docet – non è ben visto, specie se le notizie non sono buone. E da qui parte la mia riflessione: “Quanto gli eventi possono essere modificati?”. Sapendo quello che sa Claire, qualcosa si potrà fare penserete e l’ho pensato anche io mentre leggevo il primo libro della saga, ma il punto è un altro, a questi valorosi Highlanders non importa un fico secco se non riusciranno a vincere contro l’esercito inglese perché: “Un uomo deve decidere per cosa combattere” per citare le parole dell’oramai mitico Jamie ♥ E che gli vuoi dì?

È attraverso il viaggio che Claire comprenderà com’è il mondo in cui adesso vive anche se essere trattata “da donna” nel 1700 non è proprio una passeggiata soprattutto se si ha una testa funzionante come quella di cui è dotata la nostra Sassenach.

Claire vuole ancora con tutte le proprie forze scappare ma l’impresa non appare così facile come pensava. La Scozia del 1700 seppur bella e incontaminata è un luogo pericoloso per uomini e donne di qualsiasi nazionalità, specie per una Straniera in terra straniera e per giunta donna. Cosa fare?

Nel frattempo tra un villaggio e l’altro Claire avrà modo di vedere come vive la gente umile, fuori da tutto lo “sfarzo” e la protezione che le mura di Leoch garantiscono e parteciperà ad un allegro coretto messo su in occasione della follatura della lana. 

È una landa selvaggia e dura, la Scozia, in cui venire crocifissi per i propri ideali è facile come procurarsi un bicchiere di whisky.  

Il ‘simpatico’ gruppo dorme al freddo e al gelo, arrangiandosi come meglio può, cacciando e riparandosi in qualche tenda nel tragitto da un villaggio a un altro.

Claire detesta non sentirsi parte del gruppo e anche se passare settimane in giro con questi Highlanders, beh, uno in particolare, potrebbe essere l’occasione giusta per integrarsi, – roba da far venire voglia di appassionarsi improvvisamente al campeggio  – il gruppo continua a escluderla parlando in gaelico e raccontandosi storielle sconce e finendo per innervosirla ancora di più. A proposito, Dougal che racconta la storia della vecchietta è fantastico.

Andando avanti Claire sarà sempre più scontrosa e non è un bene far arrabbiare uno scozzese e indovinate a chi saranno rivolte parole di fuoco? Angus, indovinato, sempre lui. Non è che sono tutti come Jamie, Claire!

Anche Jamie però è uno che quando è il momento prende posizione e dopo i diversi streptease a cui Dougal lo sottopone, decide di ribellarsi. Bella la scena tra lui e Claire nel bosco. E magicamente la volta dopo Dougal non userà più la schiena di Jamie per far propaganda, ma racconterà solo dei due poveri uomini crocifissi dagli inglesi.

È da quel preciso istante che Claire, così come noi spettatori, capiamo esattamente chi o cosa faccia Dougal. Ribelli li definisce Claire, persone fiere e libere le definisco io. Uomini orgogliosi delle proprie origini che non vogliono soccombere sotto un re che non riconoscono e un popolo, quello inglese, che sentono nemico. Ecco chi è Dougal, un patriota e insieme a lui anche tutti i vari Angus, Murthag, Jamie e company.

Claire lo capisce quando alla luce del sole, guarda quegli uomini che crede ostili, mentre fanno colazione e che finiscono per difenderla dagli insulti di altri avventori dando vita ad una zuffa in perfetto stile highlands. Perché è vero che per tutto il viaggio non hanno fatto che insultare e sminuire Claire in quanto inglese e donna, ma guai a un altro che osa mancarle di rispetto. Highlanders… sono fatti così. Anche qui Murthag è un traduttore ineccepibile.

Pensavate mi fossi dimenticata della “Scena”Eh no, cari!  Come posso dimenticare quelle mani che si toccano? E quegli occhi che se potessero spoglierebbero in un secondo tutti i manichini di un centro commerciale?

No, no. La cosa buffa è la faccia di Jamie. Ahhh quella è impagabile. Tra tutte le espressioni che questa meraviglia d’uomo ci ha regalato, questa – vedi sequenza – è fino ad ora la più bella.

Jamie fa la guardia alla stanza di Claire, nel caso in cui qualche avventore ubriaco decida di intrattenersi con lei. Che tenero… okay ditelo pure: “Che uomo!” E come ringraziamento Claire lo calpesta, per sbaglio sia chiaro, e poi lo invita a dividere la stanza per evitare che prenda freddo – si vabbè, ma a chi la vuoi raccontare Claire? – e lui che fa? Rifiuta per non rovinarle la reputazione. 

Pensate al modo in cui Jamie si preoccupa di Claire. Potrebbe approfittarne e nessuno lo incolperebbe per questo, ma lui non ci pensa proprio e l’unica cosa che accetta è una misera coperta. Vai a capirli ‘sti scozzesi!

E poi si arriva al gran finale. Claire, forse, ha la possibilità di raggiungere il suo scopo: ritornare a Craigh na Dun e quell’occasione si presenta con le sembianze di un viso che avevamo già visto durante la puntata. 

Quel ragazzo dall’aria pulita che voleva aiutare una Claire strattonata da Angus e da Dougal, altro non era che un soldato inglese. Coglierà Claire l’opportunità? È con questa domanda che la puntata ci lascia e per saperlo dovremo aspettare fino al prossimo sabato.  

E adesso, finito il commento alla puntata, è arrivato il momento “didattico”. La cosa che adoro di questo telefilm è la possibilità sempre nuova di conoscere cose che sconosco. Le usanze scozzesi, la storia, i costumi e questa puntata ci regala un altro di quei momenti istruttivi. So bene che il motivo principale è Jamie, non c’è bisogno che me lo ricordiate, ma questo telefilm è un vero spot al turismo di questa terra.

In questo episodio l’avvocato Gowan offrirà del black pudding a Claire. Ma cos’è? Beh, il black pudding è una salsiccia scura – black appunto – molto simile al sanguinaccio italiano, servita solitamente a colazione, fatta con avena, grasso di rognone, cipolla e dulcis in fundo, sangue di pecora o di maiale. Ahhh che delizia! Gnam gnam  

In seguito, Claire parteciperà alla follatura. Ma cos’è? e non ditemi che prima di leggere la Gabaldon o di vedere il telefilm lo sapevate perché non ci credo.   

Il processo di follatura non è altro che un’operazione eseguita sui tessuti di lana per dotarli di particolari qualità di consistenza e compattezza. L’operazione sfrutta la tendenza della lana a infittirsi quando viene sbattuta in presenza di un bagno acido o alcalino per poter avere, infine, un tessuto più compatto, peloso e impermeabile. L’urina serviva per togliere le impurità. Capito?    

Dopo queste piccole notizie, vi lascio ad un video che ho trovato sul web realizzato da SKromerylove. Spero vi piaccia.

BUONA VISIONE A TUTTI!


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