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Ovvio che CL faccia la ola al potere, gli appalti non li concede l’opposizione.E’ anomalo, e meritevole, che a farlo notare sia Famiglia Cristiana.

Creato il 22 agosto 2012 da Slasch16

Ovvio che CL faccia la ola al potere, gli appalti non li concede l’opposizione.E’ anomalo, e meritevole, che a farlo notare sia Famiglia Cristiana.Naturalmente ha risposto subito l’inquisito che si autoassolve, Formigoni, quelli di CL sono educati.
Infatti hanno applaudito Andreotti, Berlusconi, Formigoni e qualche altro che dimentico ed è con questi che l’impero delle loro cooperative è nato e si è sviluppato a partire dalla sanità lombarda sino a spaziare ovunque.
Adesso sono riusciti a conquistarsi pure la diocesi di Milano, la più grande d’ Europa, dopo cardinali come Mons. Martini e Tettamanzi rispettabili e di riferimento pure per i laici è arrivato Scola, espressione diretta di Comunione e Liberazione.
Dopo il potere temporale conquistato con gli applausi al potere e gli appalti di dovere si sono conquistati pure il potere pastorale.
Tranquilli, se il restauro di Berlusconi riesce e torna in pista, questi sono capaci di applaudire non solo lui ma anche la Minetti e tutte le orgettine vestite da suore. Per l’occasione.
A Rimini non mancano le discoteche e se sarà il caso un palo per la lap dance non mancherà di sicuro e, dopo il dovere degli applausi al potere, si passerà al piacere il gran ballo di corte con le orgettine vestite da suore ed il crocifisso in mezzo alle tette.
L’importante è conquistare gli appalti.
Nel nome del signore.
Le parole usate da Famiglia Cristiana sono macigni sulla coscienza di chi si ritiene cattolico ed è un peccato, oltre che un merito, che ancora una volta Famiglia Cristiana arriva prima e più direttamente dei giornali asserviti al potere al nocciolo della questione.
“Sembra che a Rimini si applauda non per ciò che viene detto. Ma solo perchè chi rappresenta il potere è lì, a rendere omaggio al popolo di Comunione e Liberazione”. Un attacco frontale, cattolici contro cattolici. Tutto contenuto in un lungo editoriale che la rivista dedica all’intervento del presidente del Consiglio, Mario Monti.

“Un lungo applauso del popolo dei ciellini ha accolto il premier”. Una prassi. Si legge: “Tutti gli ospiti del Meeting, a ogni edizione, sono stati sempre accolti così: da Cossiga a Formigoni, da Andreotti a Craxi, da Forlani a Berlusconi. Qualunque cosa dicessero. Poco importava se il Paese, intanto, si avviava sull’orlo del baratro. Su cui ancora continuiamo a danzare”. E la stoccata finale: “Non ci sembra garanzia di senso critico, ma di omologazione. Quell’omologazione da cui dovrebbe rifuggere ogni giovane. E che rischia di trasformare il Meeting di Rimini in una vetrina: attraente, ma pur sempre autoreferenziale”.
Nemmeno l’Unità, Repubblica, il Fatto ecosì via sono in grado di fare una sintesi così perfetta.
Riprendo qui l’elenco dei personaggi in questione. Serve per una riflessione sui personaggi in questione, il più bravo ha la lebbra, politicamente ed eticamente.
Cossiga, Formigoni, Andreotti, Craxi, Forlani e Berlusconi.
Roba da far venire i brividi, se solo avessimo un popolo con un minimo di memoria collettiva. Ritengo persino inutile un ripasso sulla vita, e le opere, politiche di questi personaggi, non vorrei vomitare al mattino presto.



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