Oxford - Cambridge 26 - 19

Creato il 08 dicembre 2012 da 22metri @22metri
Oxford vince il terzo Varsity Match consecutivo grazie ad un'ottima prestazione del versatile Egerton
Il Egerton non solo ha realizzato una meta, ha ispirato altre due e giocato in due ruoli, ma ha saputo dare la spinta morale decisiva ai blu scuri quando John Carter, il loro capitano e giocatore più carismatico, è stato costretto ad uscire dal campo per un infortunio al ginocchio.Al 20' del primo tempo infatti, sul risultato di nove a zero per Cambridge la gara sembrava moralmente vinta dai celesti: più solidi in mischia, con una difesa reattiva e sempre pronta a fermare gli avversari sulla linea del vantaggio e capaci di lanciare i propri backs con maggiore efficacia. I tre piazzati realizzati con precisione dall'estremo Rob Stephen facevano da contrasto all'errore di Cassian Bramham-Law all'11'. John Carter si era infortunato pochi minuti prima nell'azione che era risultata nel terzo piazzato per Cambridge.Mentre Carter si avviava verso la panchina, Bramham-Law, calciava i primi tre punti per Oxford, ma i suoi compagni di squadra guardavo sperduti tra gli spalti di Twickenham per cercare un'ispirazione. Ispirazione arrivata grazie ad Egerton, schierato estremo, come contro la Russia, dove risultò il migliore in campo. Altro piazzato per Oxford al 26' e gara riacciuffata sul 6 - 9.Cambridge continuava però a martellare la difesa di Oxford con il proprio gioco solido e poco prima della pausa andava in meta grazie ad una pregievole serie di passaggi dei propri backs che liberavano l'ala Andy Murdoch per la meritata meta, grazie alla trasformazione di Stephen i celesti andavano negli spogliatoi con dieci punti di vantaggio.Alla ripresa del gioco Stephen metteva a segno un altro piazzato per il 6 - 19, prima che Egerton all'11' segnasse la prima meta per Oxford con un'azione personale esplosiva rompendo tre placcaggi e portasse la sua squadra sull'11-19. Il centro Bramham-Law, dall'iconico nome dell'upper class Londinese, sbagliava la trasformazione da posizione non facile.Il vero cambio di inerzia della partita avveniva però subito dopo grazie alla touche di Oxford che riusciva per ben due volte a conquistare palla su lancio di Cambridge ai propri 5 metri e permetteva così di alleggerire la pressione dei celesti.Scampato il pericolo Oxford operava un cambio cruciale che dava loro il definitivo vantaggio, Egerton veniva spostato nel suo ruolo tradizionale di mediano di mischia e prendeva definitivamente le redini della propria squadra guidandola del centro della cerniera di centrocampo assieme al nuovo entrato Charles Marr.Al 21' la nuova disposizione tattica di Oxford fruttava la seconda meta per i blu, con il terza linea fuori James Harris che concludeva di potenza un'azione corale. Al 28' era ancora Egerton a trovare il buco decisivo nella difesa celeste e a liberare Marr sotto i pali per la terza meta e per vantaggio di Oxford, 23-19.Cambridge provava il tutto per tutto per riportarsi in vantaggio, ma, nonostante una serie impressionante di fasi, i celesti perdevano invece di guadagnare terreno.Al 38' il piazzato di Marr metteva sette punti tra le due squadre per il 26 - 19 che sarà anche il risultato finale, gli ultimi disperati attacchi di Cambridge si concludevano infatti in un nulla di fatto e quando la palla rimbalzava beffarda da un placcaggio in touche i blu di Oxford potevano finalmente godere la meritata vittoria, in uno dei Varsity Match migliori degli ultimi anni. 

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