p e n t a g l e | basket of light

Creato il 11 ottobre 2011 da Balthazar
Un cesto di luce. Un contenitore, scavato, scuro, con all'interno una luce che si fa spazio per sprigionarsi verso l'esterno. Un segnale, forse, che qualcosa può migliorare. O magari che, anche dentro le cose meno piacevoli, può nascondersi qualcosa di positivo. Le interpretazioni possono essere molte. Quello che importa è riconoscere, nei brani che costituiscono il terzo album della band inglese, una fonte di energia costante, una luminosità a volte più malinconica, altre volte più frizzante, ma sempre presente. L'immaginario, ben raccontato dalle atmosfere rurali e bucoliche delle composizioni, è quello del paesaggio inglese, delle sue campagne e dei cieli plumbei. Collocato in un periodo storico che realmente è quello a cavallo tra anni sessanta e settanta, ma a livello concettuale è debitore alla musica folk anglosassone: sono presenti infatti ben cinque arrangimenti di traditional, mischiati con moderni sapori jazz, blues e rock. Cos'è quindi questo disco, e chi sono i Pentagle? Probabilmente sono un tentativo di riscoprire le proprie origini in un'epoca di rottura, nella quale vengono buttate via tutte le cose necessariamente nuove, nella quale ci si accorge che bisogna ritornare ad avere un rapporto più umano e di condivisione. Da quelle rivoluzioni, più o meno riuscite, la musica ne esce a testa alta, riuscendo a esprimersi in tutta la sua vitalità, in diverse direzioni: in questo caso, ha successo anche quando viene riproposta con una nuova, rispettosa, veste. Un guizzo, un momento. Da afferrare.
Love is a basket of light; grasp it so tight.
Balthazar Smith
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