Vi segnalo l'uscita per Glissato Edizioni Musicali del primo volume di composizioni per chitarra elettrica e delay di Pablo Montagne
http://www.glissato.it/catalogo/nuovi-linguaggi/mirrors-vol-1.html
con prefazione di Maurizio Grandinetti che mi permetto di proporvi : "La singolarissima storia musicale di Pablo Montagne ha coagulato nel tempo una qualità innumerevole di idiomi, esperienze e percorsi personali e creativi intorno alle sei corde. Intorno alla sua musica, si sono venuti così ad accumulare strumenti musicali e loro estensioni che lo hanno spinto a trasfigurare, letteralmente decostruire e ricomporre, gli attrezzi del mestiere. Pur di farlo proprio, è perfino disposto a smontare e modificare lo strumento più prezioso o, in alcuni casi, a costruirne di nuovi. Per lui, in fondo, la sperimentazione è una strada obbligatoria: l’esplorazione di un territorio musicale “off limits” è tale per chiunque altro tranne che per se stesso.
Molti compositori desiderano la stessa cosa, ma la difficolta è perseguire questa ricerca su uno strumento così tradizionale e popolare come la chitarra. Pablo è un estremista: risolve spesso con una disciplina esecutiva estrema il rischio di omologazione al chitarrismo. Che sia composta per chitarra classica, acustica o elettrica, spesso la sua musica domanda a gran voce un’attenzione, direi quasi una “rieducazione” ritmica e tecnica, a chi volesse avventurarsi sui suoi sentieri.
I “Mirrors” sono composizioni per chitarra elettrica e delay. I parametri (a seconda del tipo di delay che si usa possono avere nomi diversi) che maggiormente si utilizzano con questo effetto sono: il tempo della ripetizione (espresso in millisecondi) e il “feedback” o durata del delay (in questi studi è prevista una sola ripetizione). Quindi se si rispettano attentamente l’indicazione metronomica e quella del settaggio del delay ci si può addentrare in questo corpus di studi.
Essendo il delay uno “specchio” ci si renderà subito conto di quale definizione ritmica e precisione di articolazione tecnico-musicale sia necessaria: la minima imprecisione si ripercuote nella “pasta” musicale per la durata del delay. Si acquisterà col tempo una precisa percezione del “timing” necessario. La tessitura ritmica, con l’aiuto del delay, si stratifica in intricate poliritmie e con lo studio si sviluppa una notevole elasticità nel seguire livelli sovrapposti di ritmo.
Con “Mirrors” Pablo Montagne fa compiere al repertorio scritto della chitarra elettrica un salto in avanti, riprendendo il filo lì dove lo aveva lasciato Fred Frith, Thurston Moore (Sonic Youth), Glenn Branca, Elliott Sharp, Robert Fripp.
Da parte, consiglio caldamente di prendere sul serio queste partiture, sicuramente per il valore musicale e artistico, ma anche per quanto hanno da offrire dal punto di vista didattico.
Maurizio Grandinetti
"
Le composizioni sono disponibili per un attento e interessante ascolto su Youtube:
Mirror_1http://www.youtube.com/watch?v=sfKvc-N8XdsMirror_2http://www.youtube.com/watch?v=0e4imGMSLJ8Mirror_3http://www.youtube.com/watch?v=qBYtDwIe1VMMirror_4http://www.youtube.com/watch?v=236p6iuchq0Mirror_5http://www.youtube.com/watch?v=77GT4AGycCc
http://feeds.feedburner.com/ChitarraEDintorni