Questo di cui vi parlerò è un piatto della mia infanzia.
Quando vivevo a Napoli abitavo in campagna. La mia villa confinava con le grandi terre di una famiglia di contadini che oltre a coltivare dei magnifici limoni e pomodori aveva un’aia con polli e conigli.
Il ricordo delle domeniche alla loro tavola è indelebile nella mia memoria.
Il sapore del pollo ruspante mangiato da bambina è un gusto antico, mai più ritrovato. Noi che eravamo la “Napoli bene” ci sedevamo alla tavola di persone che non avevano studiato ma che avevano universi da offrirci e raccontarci. Il mondo che mi hanno insegnato è quello fatto di bottiglie di pummarola a cuocere in enormi tinozze, quello di corse sotto le foglie acri dei limoni, quello di marmellate di more sulle stoviglie, quello di fiori e alberi e dirupi e tesori nascosti.
Ho voluto fare onore a questi miei ricordi rivisitando una ricetta che ho iniziato a gustare nella loro casa. Non ne ho mai conosciuto le quantità perfette ma ho osservato Bettina indaffarata in cucina mille volte e forse qualcosa avrò imparato.
- 1 faraona
- 500 gr paccheri
- 2 carote
- 1 costa di sedano
- 1 cipolla grande
- olio extravergine d'oliva
- vino bianco
- basilico
- sale
- pepe
- pecorino
- Pulite la faraona e tagliatela in pezzi (petto, cosce, ali, collo, schiena).
- Tagliate a rondelle sottili le carote, a fettine sottili sedano e cipolla.
- In un largo tegame fate rosolare in abbondante olio evo le verdure e quando ben dorate tuffate i pezzi di faraona (per rendere più saporito il ragù potete aggiungere anche i fegatini, durelli e cuore).
- Sfumate con mezzo bicchiere di vino bianco e coprite. Salate e pepate.
- Lasciate rosolare la carne per una quarantina di minuti avendo cura di controllare che tutto il sugo non sia evaporato e aggiungete acqua se necessario. Le verdure si dovranno disfare facendo una cremina.
- Prendete il petto e sminuzzatelo. Rimettetelo in pentola a cucinare per altri 5 minuti. Condite con basilico fresco.
- Buttate la pasta e scolatela al dente. Saltate i paccheri nel ragù (spostate la faraona in una ciotola per mangiarla come secondo piatto) e servite con abbondante pecorino e foglioline di basilico fresche.
Ovviamente potete sostituire il pollo alla faraona per avere un piatto sicuramente più economico ma meno saporito. Spero lo proverete per ritrovarvi con me bambini a correre nei prati,
Bacini campagnoli,
Jess