L’uomo aveva intrapreso una relazione sentimentale nel 2012 con una donna, ma sin da subito si era distinto per l’indole violenta e autoritaria che spesso si traduceva in offese e minacce anche per futili motivi, finché nell’agosto del 2012 non sarebbe arrivato a picchiare la compagna soltanto perché quest’ultima aveva tentato di mettersi in contatto telefonico con i propri figli, avuti da una precedente relazione. In quell’occasione la vittima troncava definitivamente ogni frequentazione con il soggetto.
Da quel momento però l’uomo avrebbe iniziato a perseguitare la ex compagna arrivando persino a lasciare annunci funebri sugli infissi dell’abitazione della donna, carcasse di animali, lettere anonime, ma anche attraverso l’esplosione di colpi di arma da fuoco ed incendi di autovetture appartenenti a persone legate alla donna.
Gli episodi violenti si sarebbero susseguiti per tutto il 2013, raggiungendo il culmine nel luglio del 2014 quando, dopo aver rischiato di investire con l’auto il figlio della donna, l’uomo, per l’ennesima volta, avrebbe aggredito verbalmente la donna, minacciandola e chiedendole la restituzione di somme di denaro spese durante la loro relazione, arrivando ad incendiare l’auto del padre della vittima, colpevole di essere intervenuto in difesa della figlia.
Per lo stalker dunque sono stati disposti gli arresti domiciliari. L’uomo dovrà rispondere del reato di atti persecutori, detenzione e porto illegale di armi da sparo e danneggiamento aggravato. L’ordinanza, disposta dal Gip del Tribunale di Siracusa, è l’atto finale di una complessa attività investigativa, iniziata nell’agosto 2014, eseguita dagli Agenti della Polizia di Stato e coordinata dalla Procura della Repubblica di Siracusa .