Il mondo dei MINI 650 ormai da molti anni ha abituato gli appassionati di vela alle novità più insolite che i progettisti più famosi hanno sperimentato ed introdotto in questa classe per poi diffonderne l'applicazione sulle barche più grandi: baglio massimo tutto arretrato a poppa, doppia pala del timone, ballast di zavorra liquida, bulbo basculante, foils, bompresso rotante ecc. ecc. Il Pacipat 650, che è pensato per la costruzione di serie, si distacca completamente dall'attuale filosofia progettuale per le caratteristiche uniche della sua carena frutto delle intuizioni e degli esperimenti che il suo ideatore, Pacifico D'Ettorre, ha maturato nel corso di oltre trent'anni di passione per la vela e le regate. L'ho incontrato nei locali del suo circolo, il Club Vela di Civitanova, dove mi ha raccontato il suo "percorso" : dai primi anni ottanta iniziando con i windsurf, pochi anni dopo l'acquisto di un Arlecchino e le prime regate sia in equipaggio che in solitario.
Negli anni novanta, prima con il suo Adventure 30 conquista un I° posto di Classe alla Pesaro - Rovigno ed anche alla 500 X 2, poi con l'Ufo 28 eguaglia lo stesso risultato nella nota regata trans Adriatica ma questa volta è anche II° in reale e per due anni è anche Campione Italiano Timoniere Armatore. Spinto da un grande amore per la vela e per il mare Pacifico D'Ettorre non ha mai smesso di regatare e tra i tanti successi piccoli e grandi solo lo scorso hanno ha collezionato un I° posto di Classe alla Antigua Sail Week come tailer su Tyke (un Felci 61 piedi) ed un I° posto Assoluto alla Civitanova - Sebenico sull' X 482 Blu Line.Sono state proprio tutte queste esperienze che hanno fatto maturare in lui l'idea di una barca la cui carena fosse caratterizzata dalla posizione del baglio massimo a pruavia di metà lunghezza dello scafo mentre tutte le altre imbarcazioni raggiungono la massima larghezza nelle vicinanze della poppa; si tratterebbe di linee d'acqua liberamente ispirate a quelle di un windsurf a volume realizzate con l'intento di scivolare sull'acqua invece che di fenderla ed inoltre tutta la superfice bagnata risparmiata a poppa dovrebbe rendere il Mini competittivo con vento leggero. All'intuizione iniziale è seguita poi una lunga fase di sperimentazione durante la quale Pacifico, ha prima realizzato un modello radiocomandato della Classe M e, poi una deriva avente le stesse identiche misure di un Laser; entrambi gli scafi sono stati messi alla prova in mare e confrontati con barche simili già esistenti ed hanno dato risultati soddisfacenti.A questo punto è scattata l'operazione Pacipat 650 che è dovuta passare attraverso la realizzazzione di un modello in poliuretano espanso in scala 1:10 dello scafo di cui poi è stata eseguita una scansione tridimensionale di precisione al fine di estrarne un file CAD che è stato utilizzato dal cantiere di Bert Mauri per costruire la barca secondo le spicifiche della Classe Mini 650. Ormai sono circa due mesi che Key Pax naviga a vela con grande soddisfazione di Pacifico che l'ha vista comportarsi sempre bene e toccare una punta massima di velocità di quattordici nodi di GPS e in uno degli scorsi week end il minista Giacomo Sabbatini l'ha provata durante un'uscita con circa otto nodi di maestrale e ne ha avuto una buona impressione. Durante il mese di febbraio Michele Zambelli con il suo prototipo Arke si recherà a Civitanova per effettuare dei test di velocità comparata tra i due Mini nelle varie condizioni di mare e vento e non è esclusa la partecipazione di Pacifico D'Ettorre al Campionato Italiano della Classe Mini 650.SCHEDA TECNICA PACIPAT 650 (metri)Lunghezza 6,50Larghezza 2,94Dislocamento kg.900Scafo e Coperta kg.400Immersione 1,60
Randa 27 mq.Fiocco 15 mq.Spi 80 mq.1 timone a poppa