Padoan: “Dopo gli 80 euro ridurremo le tasse alle imprese”

di Grazia Serao - 8 settembre 2014

Di Grazia Serao. Obiettivo: tornare competitivi. Sembra essere questo il messaggio lanciato dal Ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan al Workshop Ambrosetti di Cernobbio.

Nel suo intervento al Forum il ministro analizza alcuni punti centrali delle manovre messe in atto dal governo negli ultimi mesi, spiegando i punti più critici del suo operato e i programmi per il futuro.

Prima di tutto dedica qualche minuto a spiegare perché Matteo Renzi abbia deciso di puntare tutto sulla questione del bonus da 80 euro all’inizio del suo mandato: “Avevamo anche considerato di mettere tutte le risorse a riduzione dell’Irap. Poi, alla fine, c’è stata una decisione politica di puntare sul bonus per i lavoratori dipendenti. A questo punto tornare indietro non si può, anche per ragioni di credibilità. Però faremo ogni sforzo con questa legge di stabilità per ridurre le tasse sulle imprese”.

Si tratta di una risposta anche a coloro che avevano denunciato la mancanza di efficacia offerta da questo provvedimento.

Allo stesso tempo però Padoan ci tiene a precisare che il governo Renzi non ha dimenticato le imprese, annunciando l’inserimento nella legge di stabilità anche dei benefici fiscali per le imprese, nonché le norme per il rimborso dei debiti della pubblica amministrazione.

Ma non ci sono solo le riforme nell’agenda del governo. È al vaglio un piano specifico per aumentare gli investimenti privati, perché “sono essenziali per tradurre in ricchezza innovazioni che possono essere introdotte nel sistema, sono il modo in cui le riforme strutturali danno frutto”, dice Padoan.

Quanto alla riduzione del debito pubblico, Padoan ha ricordato l’impegno del governo sul punto, che riguarderà soprattutto un programma di privatizzazioni, di grande impatto anche sulle imprese partecipate con una maggiore apertura del capitale all’esterno. Inoltre il governo sta accelerando la valorizzazione del patrimonio immobiliare pubblico in modo da abbattere, lavorando anche in questo campo, il debito pubblico.

Sull’Europa il ministro di sforzi congiunti per risollevare la situazione economica attuale: “Noi faremo la nostra parte, l’Europa farà la sua”.

Padoan sembra essere dunque convinto del passo che sta tenendo il governo. Mille giorni di inarrestabili riforme saranno sufficienti per ridare competitività al Paese.