Padova, oltre 10 mila case vuote Legambiente: si è costruito troppo

Da Maurizio Picinali @blogagenzie

PADOVA - «Negli ultimi anni, complici le continue varianti ai piani regolatori dei Comuni e gli accordi perequativi sottoscritti con i proprietari delle aree da urbanizzare, si è costruito troppo e male. Al di fuori di ogni ragionevole rapporto con la domanda effettiva, cementificando i terreni agricoli più fertili, adoperando tecniche edilizie inadeguate e fissando prezzi inaccessibili per la maggior parte delle famiglie». A lanciare l’allarme è l’architetto Sergio Lironi, già caposettore Casa a Palazzo Moroni e candidato di Sel in consiglio regionale, oggi presidente onorario di Legambiente Padova ed attento osservatore, spesso critico, di tutto ciò che accade all’ombra di Sant’Antonio. Per denunciare la «smisurata ed eccessiva cementificazione del passato e purtroppo anche del presente», Lironi prende spunto da alcuni dati contenuti in uno dei portali online più noti ed affidabili in materia di annunci immobiliari. «Numeri veritieri - premette l’ambientalista - ma che, ovviamente, non tengono conto delle tante persone che non si rivolgono alle agenzie e preferiscono invece concludere i loro affari in maniera privata.
Numeri, quindi, al ribasso. Eppure molto, molto significativi». Basti pensare che ad oggi, considerando soltanto Padova e gli altri 16 Comuni della cosiddetta Area Metropolitana, risultano sul mercato (in vendita oppure in affitto) ben 22.975 immobili con destinazione residenziale o commerciale/industriale: oltre la metà di questi si trova in città (11.935), mentre gli altri (11.040) sono sparsi tra Abano, Albignasego, Cadoneghe, Casalserugo, Legnaro, Limena, Maserà, Mestrino, Noventa, Ponte San Nicolò, Rubano, Saonara, Selvazzano, Vigodarzere, Vigonza e Villafranca. Nello specifico, parlando anzitutto di abitazioni accessibili ai più (tra appartamenti, alloggi singoli e bifamiliari), sono presenti 14.513 case, di cui 8.225 a Padova e 6.288 nel resto dell’Area Metropolitana, specialmente ad Albignasego (880), a Selvazzano (768), a Vigonza (733), a Noventa (568) e a Cadoneghe (487). Tra le abitazioni di lusso invece (attici, mansarde, loft, rustici, palazzi, ville e villini), quelle al momento sul mercato sono 5.127, di cui 1.930 a Padova e 3.197 nel resto della cintura urbana. Analizzando poi l’offerta commerciale/industriale (solo tra capannoni, laboratori e magazzini), risultano in vendita o in affitto 899 immobili, di cui 238 in città e ben 97 all’interno della Zip (per una superficie totale di 291.460 metri quadri).
Allungando infine lo sguardo pure verso negozi ed uffici di grandezza medio-piccola, la somma arriva a 3.335 unità. «Bisogna smetterla di costruire nuovi edifici in cui nessuno andrà ad abitare o lavorare - ammonisce Lironi - e puntare invece sulla riqualificazione dei troppi fabbricati vuoti ed abbandonati, specie in certi quartieri di Padova, penso soprattutto all’Arcella». «Sono d’accordo - risponde Tiziano Nicolini, presidente provinciale dell’Ance - purtroppo c’è tanta offerta perché c’è poca domanda. E, anche per questo motivo, la nostra nuova missione è proprio la rigenerazione urbana di alcune zone della città, dove le abitazioni sono vecchi colabrodo dal punto di vista energetico e della sostenibilità ambientale. Per farlo, però, abbiamo bisogno di qualche incentivo da parte dello Stato e pure di un po’ di aiuto da parte dell’amministrazione comunale». tratto da corriere veneto.it di Davide D’Attino del 3 maggio 2012
PADOVA NEL FILMATO AUTOPRODOTTO PICINALI


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