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Padre Amorth, il rito degli esorcismi,possessione e malefici da Parte degli Operatori Dell'Occulto

Creato il 13 febbraio 2011 da Gheza1978

Il diavolo chiamato fin dall’antichità anche satana, lucifero, belzebù esisteva anche quando Gesù Cristo camminava sulla terra. Leggiamo infatti nel Vangelo: «Nella Sinagoga c'era un uomo con un demonio immondo e cominciò a gridare forte: "Basta! Che abbiamo a che fare con te, Gesù Nazareno? Sei venuto a rovinarci? So bene chi sei: il santo di Dio!". Gesù gli intimò: "Taci, esci da costui!" E il demonio, gettandolo a terra in mezzo alla gente, usci da lui, senza fargli alcun male. Tutti furono presi da paura e si dicevano l'un l'altro: "Che parola è mai questa, che comanda con autorità e potenza agli spiriti immondi ed essi se ne vanno?"» (Luca 4,33-35)."Come riconoscere le trappole del Demonio", che oggi sono tante e così diffuse? Non possiamo prescindere da una dolorosa realtà: in tutta la vecchia Europa la fede è quanto mai in ribasso. Ed è matematico: come cala la fede cresce la superstizione. Ecco allora il nostro mondo che ha abbandonato le chiese, e si rivolge a maghi, cartomanti, falsi veggenti; ha abbandonato le pratiche cristiane di preghiera e Sacramenti, e in compenso si dedica a pratiche d'occultismo, soprattutto sedute spiritiche e sètte sataniche. E fa questo con totale ignoranza delle funeste conseguenze che ne derivano, non solo nella vita eterna, ma anche in questa vita, con gravissimi disturbi che i medici non possono né riconoscere né curare.
Vi sono alcuni esorcisti che nel loro ministero usano il rituale della Chiesa, ve ne sono altri che adoperano le preghiere approvate da Papa Leone XIII, parte delle quali venivano dette dopo la Messa nell'antico rito latino del Concilio Vaticano I. ma, l'esorcismo che esplicitamente va rivolto al Maligno e alla sua compagnia. Non si tratta di girare in tondo; il Diavolo va chiamato con il suo nome: Satana. Quando l'esorcista arriva al punto in cui sente di avere esaurito le preghiere, o sente che ne debbano essere aggiunte altre più significative, vada avanti e pronuncia ciò che il Signore suggerisce. Senza dubbio nessun esorcista ometterà preghiere personali e spontanee: esse sono importanti. Quando il posseduto è nell'afflizione, le parole dell'esorcista possono avere un effetto rilevante se ad ispirarle è una fede profonda.Situazioni e circostanze non sono sempre le stesse. Cosi, aggiungere qualche preghiera in una determinata situazione, non essendo soddisfatti di quello che si è recitato nel rituale, significa soltanto rendere più completo l'intervento di Liberazione dalla possessione diabolica.
Padre Amorth, il rito degli esorcismi,possessione e malefici da Parte degli Operatori Dell'OccultoD'altra parte, l'esorcista deve sapere che non vi sono preghiere speciali per espellere gli spiriti maligni, di ogni genere e grado. È importante perciò recitare formule spontanee allo scopo di prepararsi per qualsiasi evenienza. Infatti Satana può resistere anche quando si pronuncia il nome di Gesù, e può anche sentirlo ripetere varie volte prima di essere scacciato. Egli è capace di tenere una conversazione molto seria con l'esorcista, con logica e calma; può far mostra del suo potere nel torturare fisicamente la vittima dinanzi all'esorcista. Per coloro che non sono consapevoli delle tattiche del Diavolo questa manifestazione della sua personalità può essere sconcertante. Quando egli fa cosi, l'esorcista dovrebbe concentrarsi su qualche parola adatta, tratta dalle Scritture. Io stesso mi sono rivolto in qualche occasione alle Scritture, ed ho sempre trovato la parola efficace, atta a tenere a bada il Nemico."

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