Sono un grigio burocrate, ma non faccio marchette, parlo coi documenti non sono capace di fare battute. Richiamo Renzi ad essere coerente ed impegnare i suoi uomini e le sue donne direttamente al Governo. E’ appunto per coerenza che mi sono dimesso, queste in sintesi le dichiarazioni di Fassina che precisa: altrimenti è troppo comodo dettare un’agenda sempre più ambiziosa e poi scaricare i fallimenti sul Governo. E’ ora che il segretario del partito impari ad avere rispetto di chi nel partito ha idee diverse dalla sue altrimenti c’è il rischio che prenda una piega padronale… Padronale a chi? Padronale a me che sciacquo le mie battute nell’Arno? Sembra ribattere la replica di Renzi che non si lascia attendere: nel partito ho dato spazio a tutti gli sconfitti basta guardare chi occupa i posti di capogruppo, di Presidente dell’assemblea ed i posti nella stessa segreteria offerti ai “cuperliani” che li hanno rifiutati. Io non rispondo né alle correnti del PD, né a quanti si preoccupano delle poltrone, io devo dar conto solo agli italiani!