Anno: 2012
Durata: 90′
Distribuzione: Good Films
Genere: Drammatico
Nazionalità: Italia
Regia: Edoardo Gabbriellini
Padroni di casa di Edoardo Gabbriellini, da tutti conosciuto come il protagonista di Ovosodo di Paolo Virzì nel 1997 e al suo secondo film come regista, è un film pretenzioso che mette in scena la storia di due piastrellisti romani, interpretati dai talentuosi, Elio Germano e Valerio Mastandrea. I due fratelli piastrellisti raggiungono per un lavoro di pavimentazione la casa di Fausto Mieli, un cantante popolare, ritiratosi dalle scene dieci anni prima, a causa della malattia della moglie Moira costretta sulla sedia a rotelle.
Fausto e Moira, i padroni di casa, sono interpretati rispettivamente da Gianni Morandi e Valeria Bruni Tedeschi. La casa in cui vivono è immersa nel verde dell’Appennino Tosco-Emiliano e i due romani si trovano a convivere con gli abitanti del paesino, caratterizzati da una mentalità chiusa e provinciale. Lo stesso padrone di casa, se in un primo momento, è descritto da Gabbriellini, come un uomo tranquillo, dai sani principi, in grado di rinunciare alla sua carriera, per star vicino a sua moglie, in un secondo momento, è mostrato in tutta la sua natura, cinica, chiusa e senza moralità. Come il protagonista anche il film cambia totalmente genere tra il primo e il secondo blocco narrativo. Dopo una prima scena, cruda e sanguinosa, come quella dell’uccisione di un lupo, la storia assume i toni leggeri della commedia, grazie anche all’introduzione, di cui i due fratelli piastrellisti, sono i protagonisti. Ottima l’interpretazione di Mastandrea e Germano che con ironia mostrano con chiarezza il rapporto caricaturale tra i due fratelli. Ad un tratto però, il film si converte in una sorta di noir, in cui gli scontri tra i cittadini e gli estranei si complicano e la mentalità provinciale prende il sopravvento. Padroni di casa, catapulta lo spettatore dalla commedia alla tragedia, e proprio qui risiede la sua pretenziosità. Ogni aspetto, come la musica, la fotografia, i dialoghi, assume i colori e i toni del noir, ma senza convincere. Che sia colpa dell’incoerenza narrativa o della troppa dilatazione del racconto, o ancora della presenza di Gianni Morandi, poco credibile nella sua interpretazione cinica e amorale, certo è che l’intero film e in particolare il finale, assumono i toni di un grottesco esagerato che arriva persino a irritare lo spettatore.
Un’operazione, quella di Gabbriellini, che ha dei meriti, cioè quella di portare sugli schermi italiani un film coraggioso e diverso dal solito, ma anche dei demeriti, cioè quella di non essere ancora pronto come regista nel farlo.
Padroni di casa uscirà nelle sale italiane il 4 ottobre e si avvale della collaborazione musicale del bolognese Cesare Cremonini, che per la prima volta compone delle canzoni originali per un film.
Valentina Calabrese