Non è un luogo dove stare
la testa di un corvo, il corpo della tempesta
il respiro non scorre lungo i rovi
né il sangue sul cuscino delle ossessioni
non è la mia mente un agevole luogo
la diradano nebbie e pioggia a spilli
giorno e notte la timbrano i sogni
*
Scende la luna sul nero bosco scivola
lungo strade abbaglianti del cielo –
ha lanciato un alone dietro il monte
seminando il mondo di attese
è spuntata con luce liquida
rotolando veloce fra le dita
di una nube gigante silenziosa
*
Nubi appuntate al cuore, poi
nel recinto dell’ansia noi
trampolieri incerti, bivalvi curvi
stritolati dal tempo
ma se per sbaglio vivo
nelle pagine di una stanza scarna
nell’intreccio di gesti a caso come
avrei potuto, dove
divenire mollusco vivo, ala in picchiata
maestoso respiro di nuvola nel tramonto salso
donna nel posto giusto
*