Paese che vai, indignatos che trovi. Manovra economica tedesca e proteste

Creato il 31 agosto 2011 da Paopasc @questdecisione
Ragionando in questi giorni sul difficile parto della nostra manovra economica, con qualcuno che prevede addirittura una manovra-ter, mi sono chiesto se negli altri paesi europei  la situazione fosse simile o diversa. A parte i casi eclatanti di Grecia e Spagna, uno del quale si sente parlare poco è quello degli acampados tedeschi. Ne parla Lettera 43 in questo Tedeschi indignatevi.Gli acampados tedeschi sono cittadini di quel paese che si sono accampati in Alexanderplatz a Berlino, a partire dal 20 agosto. Per quale motivo lo fanno?
Al contrario delle centinaia di migliaia diindignados spagnoli, gli attivisti tedeschi non protestano per la mancanza di posti di lavoro in casa propria.Piuttosto, hanno puntato il dito contro la linea economica imposta dalla cancelliera Angela Merkel all'Europa e la politica estera del governo di centro-destra.«Abbiamo iniziato a protestare per svariate scelte, incompatibili con i principi democratici alla base della repubblica federale tedesca», hanno scritto gli organizzatori.
Non sono quindi proteste contro le decisioni economiche che riguardano la Germania? Pure, secondo qualcuno, motivi per protestare ce ne dovrebbero essere, per la pesantezza della manovra economica voluta dalla Merkel, 80 miliardi di euro
se è vero che l'economia tedesca mostra i migliori segnali di ripresa tra tutte quelle del mondo occidentale (in particolare per l'aumento del Pil, dovuto essenzialmente al traino delle esportazioni), è altrettanto vero che i sacrifici imposti dalla Merkel sono stati pesantissimi, a partire dalla riduzione programmata del 25% agli stipendi del pubblico impiego, all'aumento dell'imposta indiretta al 25%, all'eliminazione della cassa integrazione. Tagli incisivi ma laceranti, come si vede, che hanno determinato un crescente malcontento nella popolazione tedesca, che ormai da due anni infligge sconfitte impietose all'esecutivo della cancelliera.[1]
Nonostante il rigore tedesco, il secondo trimestre segna un rallentamento del Pil tedesco, che si aggiunge ad un andamento lento dell'economia di tutta Europa. Colpa della loro manovra? Il colpevole sembrerebbe un altro.
L’Ufficio di statistica tedesco ha spiegato che nel periodo aprile-giugno si è registrato un forte rialzo nelle importazioni, che ha avuto «un impatto negativo sulla crescita economica» della Germania nel secondo trimestre, aggiungendo che anche la spesa dei consumatori tedeschi ha visto un forte calo nello stesso trimestre.
Però, la riduzione della spesa dei consumatori può essere una conseguenza degli interventi della manovra. La manovra economica della Germania del 2010, secondo quanto riporta Euronews, è molto rigorosa, con molti tagli, eccone alcuni punti
  • 80 miliardi di euro fino al 2014
  • riduzione 10mila posti del pubblico impiego
  • riduzione del Welfare, come i contributi alle famiglie con figli
  • riduzione spesa per la difesa (diminuzione di 40mila unità nelle forze armate)
  • possibile riduzione  periodo di leva
  • ma: 13 miliardi di investimenti in ricerca e istruzione
Che ci sia una esigenza di rigore in tutta Europa e che le misure per attuarlo siano dappertutto molto simili? Alcune differenze, però, è indubbio che vi siano. 

[1] La manovra economica della Germania

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