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Paga i manifestanti a suo favore. È lo “Scilipoti Blues”

Creato il 15 dicembre 2010 da Massimoconsorti @massimoconsorti

Paga i manifestanti a suo favore. È lo “Scilipoti Blues”Per capire che tipo di merdaioli (eufemismo toscano) è quello che ha dato la fiducia al governo Berlusconi, basta andare sul sito di Repubblica, leggere il titolo “Immigrati manifestano per Scilipoti”, cliccare e il contesto del passaggio da un campo profughi all’altro all’improvviso sarà più chiaro. Dunque. Un gruppo di extracomunitari si riunisce a piazza San Silvestro, che sta a due passi da Montecitorio. Come se fossero la testa di un corteo di ben altre proporzioni, reggono uno striscione che recita: “Martedì 14 dicembre 2010 Onorevole Scilipoti-libertà”. Con un pennarello, denotando una padronanza assoluta della lingua, hanno scritto: “Libertà dallo strapotere delle banche. Associazione antiracket e antiusura. Lotta contro tutte le mafie. Brescia”, che tradotto significa: “ma che cazzo vuol dire?”. Il gruppetto di piazza San Silvestro viene prontamente avvicinato da alcuni poliziotti che, essendo già alle prese con manifestanti un po’ meno pacifici di questi, vogliono semplicemente procedere alla loro identificazione. Riportiamo il dialogo che ne è seguito. Poliziotto: “Scusate ma voi chi siete?” Risposta: “Manifestiamo”. Poliziotto: “Si va beh, avete i documenti? Siete in regola con il permesso di soggiorno?” La decina di giovani extracomunitari tira fuori i documenti dimostrando di essere in regola. A quel punto si intromette la scassapalle della giornalista di Repubblica che, microfono in mano gli domanda: “Scusate ma sapete chi è Scilipoti?” Gli extracomunitari a questo punto si guardano stupiti assumendo la posa di quelli che pensano senza capire. Ma la giornalista torna alla carica: “Scusate, voi manifestate per Scilipoti, ma chi è Scilipoti?” Per farla breve non lo conosce nessuno eppure stanno manifestando a favore della sua decisione di votare la fiducia a Berlusconi nonostante provenga dall’Idv. Un poliziotto, che evidentemente comincia ad irritarsi, gli chiede spiegazioni: “D’accordo che siamo in democrazia, ma in Italia mica puoi prendere uno striscione e andare in giro come cazzo ti pare”, dice rivolto a quello che sembra essere il capo. A questo punto, il capo si decide e confessa: “È venuto un signore vestito bene, ci ha dato lo striscione e ci ha detto di restare fermi qui”. “E come si chiama questo signore vestito bene?”, chiede il poliziotto. “Mi sembra Schilipoti”, risponde il giovane cingalese lanciando un’occhiata allo striscione. Il poliziotto e la giornalista si guardano e si mettono a ridere. Scilipoti ha dato 20 euro a cranio ai manifestanti per dimostrare di godere di un vasto consenso popolare. Basterebbe questa barzelletta, documentata con un video, per provare di che pasta sono fatti i transfughi, ma quello che ha organizzato l’onorevole Domenico Scilipoti a favore di se stesso, va al di là di qualsiasi fantastica considerazione. L’agopunturista deluso dall’avversione di Di Pietro nei confronti di una pratica che, con tutta evidenza, ritiene “tribale” e alla quale preferisce la vecchia pomata contadina a base di sterco di vacca e zampe di gallina, si è pagato i manifestanti dimostrando di essere un berluschino pronto ad occupare uno dei posti di sottosegretario che il Nano² ha promesso a lui e agli altri voltagabbana. Quando ci permettiamo sommessamente di affermare che occorreranno decenni per liberarci dalle scorie del berlusconismo, non diciamo affatto una stupidaggine perché lo stesso sta avvenendo con la teoria democristiana del paraculismo ancora ieri ampiamente dimostrata durante la conta. Scilipoti (sempre lui), Cesario, Razzi e Calearo hanno saltato la prima conta per dimostrare, con la seconda, di essere indispensabili a Silvio che, in qualche modo, dovrà ripagarli. Dopo il governo Ciampi, Prodi e (perfino) Berlusconi, eccoci al “Governo Scilipoti”. Chi è il birichino che dice che con Silvio avevamo toccato il fondo?

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