È uscito a luglio il video di Paga tu, secondo estratto dall’album d’esordio Fuori Tutto (2013, Rocketman Records/Self) di Galleria Margò, giovane band nata tra Milano, Varese e Bologna.
Con queste parole la band presenta il secondo singolo ufficiale, estratto dall’album di esordio, che si prefigge di essere il divertente affresco del tempo che siamo, generazione status quo e spesso usa e getta. Reinterpretando le sonorità dei Magazine, band cult del panorama new-wave anni ottanta, i Galleria Margò esasperano in maniera tanto sarcastica da essere credibile synth freschi e chitarre distorte, alternando giochi di parole estranianti ad un disilluso citazionismo da bevuta.
“Paga tu che poi vado a prelevare // come sei bella tra i cocci di bottiglia // senza lavoro è dura andare al mare // inventa le onde con in mano una conchiglia.”
I personaggi che affollano il videoclip, eccentrici e surreali, sembrano essere i teatranti perfetti di una tragicommedia che non esclude fasce di età. La contraddizione amara del doversi accontentare senza darlo a vedere, la vana rincorsa verso l’originalità, che trova nella ciclica realtà quotidiana il suo scomodo intermediario:
“E domani fatti bella! Ti porterò sotto le stelle, ti leggerò poesie che qualcuno diverso da me ha dedicato a qualcuna diversa da te“.
Il videoclip di Paga Tu, è stato affidato alla giovane regista Federica Ikka Mirabelli diTooGeniusFreaks, già collaboratrice tra gli altri di Sziget Festival, Rolling Stone Magazine, Milano Acoustic e Keep On, oltre che autrice di numerosi altri videoclip (Io?Drama, Naif Herin, Il Disordine Delle Cose…)
Fuori tutto nasce come campionario estetico della contemporaneità. Da una parte abbiamo i nuovi dèi telematici, le bevute “a sbafo” e il citazionismo mondano, dall’altra un amore cinico ed erotico, il treno perso per un soffio e il gaudio impareggiabile che si nasconde dietro il rischio di perdersi nel mondo. La cornice di tutto ciò, invece, è un susseguirsi di lucida ironia e giochi di parole, una sonorità frizzante e dal sapore internazionale, che alterna riff sintetici ad accattivanti chitarre elettriche. Fuori tutto, quindi! Che siano fiori dagli occhi, soldi dalle tasche o capricciosi ragazzi dai bar.
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