Fabrizio Liistro (8) – I compagni lo chiamano Sara, di cognome Cinesca. Per lui le leggi di Matrix sono facilmente violabili, volando leggiadro come fosse l’eletto, in barba ad ogni legge della fisica. Incolpevole sui due gol, complici dei franchi tiratori. Neo
Danilo Milone (7) – Gioca con la grazia di un serial killer in cerca di nuovi pezzi da collezionare. Nel tempo libero si diverte giocando a golf con le rotule degli avversari, che manda sistematicamente in buca, anche se è meglio non specificare quale. Hannibal Lecter lo ha riconosciuto come figlio. The Cannibal
Roberto Carbone (7) – Il CR7 degli iblei gioca con la grinta di un pitbull e la grazia di una ballerina obesa. In campo ha una parola per tutti, peccato che indichi sempre quella stessa località sita in provincia di Quel Paese. Tenta qualche finezza, ma si ritrova puntualmente le gambe annodate in modo scorsoio. Rustico
Danilo Ferla (10 e lode) – Il suo piede po’ esse fero e po’ esse piuma. Alterna leziosità al limite dell’indisponenza ed uso di mazza chiodata. Segna un eurogol con un delizioso pallonetto a scavalcare il portiere. Peccato abbia infilato il suo compagno di squadra. Riccardo Ferri
Michael Scirpo (8) – Con la sua tenera espressione da sicario della Yakuza, semina il panico nella difesa avversaria, penetrata più di Selen durante tutta la sua carriera cinematografica. Momenti di commozione nel momento in cui ha messo piede nella propria metà campo, poco importa che fosse solo per tornare negli spogliatoi a fine partita. Rocco Siffredi
Marco Bellomia (7.5) – Tiene palla come pochi al mondo. Tutto molto bello, se non fosse per il fatto che continui anche a fine partita, costringendo il magazziniere ad inseguirlo fino a casa. Il pallone è mio e non gioco piú
Francesco Fazzino (7+) – I compagni lo adorano e glielo dimostrano non passandogli mai un pallone. Lui non si scoraggia e corre inutilmente per tutto il campo. Forrest Gump
Alessio Cassarino (7 piglio…) – Padre Pio gli appare in sogno e miracolosamente guarisce, dopo essere stato per giorni in fin di vita. Il numero 10 sulle spalle lo fa sentire un po’ Maradona e tenta così il numero della mano de dios. Per un complotto dei poteri forti, ad arbitrare non era Ray Charles e quindi si è beccato un giallo, una squalifica ed un coro di insulti dagli spalti. Pibe de oro
Andrea Gallo (2, di stima) – Per sfuggire alle pagelle ignoranti, si inventa un infortunio. Peccato che abbia detto di avere la pubalgia al braccio. Il Comune di Roma, apprezzandone il gesto atletico, l’ha assunto come vigile urbano. Malato immaginario
Stefano Silvestre (man of the match) – Entra in tutti i 15 gol segnati, aggiornando il tabellone del risultato. Ragioniere
Stay hungry, stay Felice Evacuo
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