Sfogliando inaugura oggi la rubrica "Pagine & Pellicole", ideata per parlare non solo dei nostri amati libri ma anche delle trasposizioni cinematografiche ad essi ispirate. Questo primo appuntamento è dedicato a un classico intramontabile, un romanzo che ha fatto sognare migliaia di lettrici: Jane Eyre, di Charlotte Bronte.
Abbiamo parlato a lungo della coppia principale di questo libro - Jane Eyre ed Edward Rochester - in uno dei post legati allo speciale "Be my Valentine, book!", organizzato lo scorso febbraio in occasione di San Valentino, la festa degli innamorati. Prima di lasciarvi alle news, vi anticipo che in fondo al post troverete una breve carrellata riepilogativa, e un paio di domande per tutti voi.
Romanzi classici da leggere durante l'adolescenza, proposti in una veste grafica nuovissima, in formato tascabile, a prezzi economici. Dopo un'infanzia difficile, di povertà e di privazioni, la giovane Jane trova la via del riscatto: si procura un lavoro come istitutrice presso la casa di un ricco gentiluomo, il signor Rochester. I due iniziano a conoscersi, si parlano, si confrontano e imparano a rispettarsi. Dal rispetto nasce l'amore e la possibilità per Jane di una vita serena. Ma proprio quando un futuro meraviglioso appare vicino, viene alla luce una terribile verità, quasi a dimostrare che Jane non può essere felice, non può avere l'amore, non può sfuggire al suo destino. Rochester sembra celare un tremendo segreto: una presenza minacciosa si aggira infatti nele soffitte del suo tetro palazzo. Con un'introduzione inedita di Joyce Carol Oates.
Vi segnalo il concorso "Vinci l'anteprima di Jane Eyre" organizzato da Giunti Y proprio in questi giorni, che vede in palio 4 ingressi omaggio - ogni ingresso vale per due persone - per l'anteprimissima del film (27 settembre a Roma, 4 ottobre a Milano), generalmente riservata solo alla stampa.Per partecipare dovete semplicemente inviare un testo di massimo 2000 battute nel quale rispondete ad alcune domande (Cosa vi ha ispirato la figura di Jane? La trovate grandiosa? La trovate eccezionale? Conoscere la sua storia vi ha rese più forti? Vi ha dato fiducia? Vi ha dato serenità?). La scadenza è fissata per giovedì 22, alle ore 10:00. Per ulteriori informazioni sulla modalità di partecipazione e selezione del vincitore vi rimando direttamente al post sul sito di Giunti Y.
IL LIBRO - Il romanzo, penso si sia capito, è in assoluto uno dei miei preferiti. Dalla prima all'ultima parola. Non ho mai scritto una recensione (ne avevo pubblicato una striminzita su aNobii anni fa), ma non appena avrò un un po' di tempo ne scriverò una come si deve, e potete stare certi che si tratterà di un giudizio a cinque stelline. Non sto qui a ripetervi la storia, la conosciamo tutti. Lasciatemi solo dire che ho adorato - al di là della trama - il carattere dei due protagonisti, così pieni di ombre e di un'irrequietezza a stento trattenuta, ma anche di una speranza delicata, a volte titubante, timorosa di essere disillusa da un momento all'altro. Non penso di comprare la nuova edizione - come dicevo prima ne ho una copia da anni - ma ammetto che l'introduzione di Joyce Carol Oates, autrice che stimo parecchio, mi incuriosisce.
I FILM - Sul fronte cinematografico, le considerazioni sono diverse e non tutte piacevoli. Ho perso il conto dei film che si sono ispirati al romanzo della Bronte... Se non ricordo male - tra film e miniserie - dovrebbero essere sui venticinque, o giù di lì. Impressionante, vero? Si fa riferimento sempre a quelli maggiormente noti, ma a partire dal 1910 le trasposizioni si sono susseguite quasi senza sosta. Rare eccezioni a parte potremmo dire che il secolo scorso non ha visto un lustro senza una nuova Jane Eyre sullo schermo.Tralascio i film in bianco e nero (l'unico che ho visto è "La porta oscura", ma non è niente di che) e mi concentro sulle versioni più recenti, che poi sono anche quelle più facilmente reperibili.
E arriviamo quindi al 2011, con il nuovo film. Io l'ho già visto in lingua originale e devo dire che purtroppo mi ha molto delusa. L'ho trovato estremamente noioso: l'attrice che intepreta Jane - Mia Wasikowska - è apatica, insulsa e non trasmette praticamente nulla. Lui (Micheal Fassbender, fin troppo bello per questo ruolo) se la cava già meglio, ma in certe scene sembra ben lontano dal Rochester descritto nel libro (es. Quando Jane chiede di assentarsi per andare dalla zia malata, invece di regire bruscamente all'idea dell'improvvisa separazione qui quasi sorride come un ebete). Molte, moltissime le scene tagliate, forse anche a causa delle conversazioni lente e flemmatiche (benchè stringate), che sprecano inutilmente minuti preziosi. Il finale, poi, è da dimenticare: appena abbozzato, quasi muto, sul quale cala praticamente all'improvviso il nero totale che precede i titoli di coda.
Concludo passando la parola a quelli di voi che vorranno rispondere - soddisfando la mia curiosità e probabilmente anche quella degli altri utenti - a questi due quesiti:
- Quale edizione di Jane Eyre possedete? (Io ho quella della Garzanti, anno 1995)
- La vostra versione cinematografica preferita? (Come già detto, nel mio caso il film di Zeffirelli del 1996)