Pagine tra piccolo e grande schermo: quando le serie tv spopolano nel tuo cuore - il caso True Blood

Da Isahale

Ci sono quelle volte nella vita di una persona in cui le serie tv iniziano a essere il tuo unico modo di appigliarti alla realtà. Quando sei una studentessa, universitaria per di più, in alcuni casi può accadere che i telefilm diventino un modo subdolo e indolore per distoglierti da quelle che dovrebbero essere le tue priorità, e quando passi intere giornate sui libri - universitari sempre, purtroppo - arrivi a bilanciare quell'insana realtà studentesca con una dose massiccia e particolarmente assuefacente di SERIE TV, la tua personalissima e fanatica parte nerd che viene alla luce in tutta la sua somma bellezza. Io, nel caso non l'abbiate capito da quest'introduzione, sono nella fase Toglietemi Tutto Ma Non Il Mio UTorrent, che ha di gran lunga battuto la prima fase, relativamente breve, del Toglietemi Tutto Ma Non Il Mio Streaming. È questo il motivo per cui oggi ho deciso di dedicare un intero post a questa mia rinata GRANDE GRANDE ossessione, che dividerò in diversi appuntamenti in cui introdurrò serie differenti. Ho intenzioni di dare non poco di testa da questo punto in poi, quindi siete avvertiti:

Attenzione, o voi che entrate!
O meglio, o voi che continuate...


Inizierò con l'ultima serie tv che ho terminato, ossia un adattamento televisivo di una famosa serie di romanzi conclusasi ormai in patria (con un finale, mi dicono, che mi dovrebbe bastare come motivazione a non comprare mai i libri - troppo tardi):

True Blood, dai tredici libri che compongono il Ciclo di Sookie Stackhouse, firmato Charlaine Harris. Quest'intervento si baserà esclusivamente sulla serie tv, non avendo io letto i romanzi!

Sssookie e Bhill in una scena particolarmente
trash del pilot

Partiamo dall'inizio: il primo episodio di True Blood ci mette davanti a una realtà stupida quando curiosa, dalle sfumature vagamente Twilightiane (occhio! Il Ciclo della Harris è stato pubblicato prima di quello della Meyer) - Sookie Stackhouse, la protagonista dal nome che per purezza di lingua scriveremo d'ora in poi come SSSookie (lo pronunciano così, giuro), fa la cameriera in una delle taverne più conosciute della città, gestita da Sam Merlotte, un uomo la cui faccia mi ha sempre ricordato quella di un leoncino.
Sookie sente i pensieri della gente, quindi immaginate quanti clienti è costretta a ignorare svolgendo il suo lavoro! Questo, però, cambia quando improvvisamente al Merlotte's entra un uomo misterioso, che nel pilot mi ha ricordato tantissimo un barbone e che si scoprirà subito essere un vampiro, il Vampiro Bill Compton (Vampire BHILL, come dice Sssookie), i cui pensieri sono per la protagonista oscuri e la cui vicinanza è quindi un toccasana per la sua mente stanca. Seguono minuti strazianti in cui Sssookie fa tutto quello che una persona normale non farebbe MAI per un vampiro, un essere capace di prosciugare tutto il sangue che hai in corpo.
Credetemi, a questo punto non sapevo se smettere di guardare o continuare, fatto sta che questa è una delle particolarità di True Blood: nonostante tutto, non riesci a smettere. E poi scopri che in realtà niente è scontato e i dialoghi semplicemente geniali vi condurranno in un circolo vizioso in cui vedrete tutte le stagioni nel giro di pochissimo tempo... Mi capite, vero? La storia è ambientata in un mondo tutto nuovo - l'esistenza dei vampiri è ben nota ai semplici umani (è stato creato un sangue sintetico con cui possono sfamarsi) e Partiti politici, vampiri e non, sono visti in televisione mentre portano avanti i loro dibattiti su quali effettivamente siano i diritti da concedere agli esseri della notte e le loro relazioni con i viventi.

Di chi preferireste fidarvi? Di un vampiro o un politico?
Di te, Eric, SEMPRE E COMUNQUE.

I personaggi in True Blood hanno caratterizzazioni diverse - alcune irritanti al limite dell'assurdo, altre di quelle che vorresti riempissero lo schermo per poterne godere fino a farti male. Le stagioni attualmente in circolazione sono cinque (la sesta è in dirittura di arrivo!) e si parte da una prima in cui l'introduzione la fa da padrone, che sa però coinvolgere ogni minuto di più, per arrivare a una quinta, un concentrato di azione e nonsense (in alcune scene, moltissimo) che rendono True Blood una delle serie tv più esaltanti che abbia mai visto.
Voi lo avete visto? Volevate dargli una chance ma eravate indecisi? Permettetemi allora di darvi due buoni motivi per guardare questo telefilm e adorarlo alla follia...
1. Eric Northman. Dimenticate tutti gli altri, amanti delle serie vampiriche: non esiste un vampiro più sexy e b***ardo di Eric. Non esiste. Lui farebbe di tutto per ottenere ciò che vuole - nei limiti della ragionevolezza -  e con il suo portamento, le sue frasi calme e incisive, la sua persona in toto conquisterà il vostro cuore, portandovi ad amarlo come solo pochi personaggi riescono. 2. Alcune scene sono demenziali, ma geniali. Senza contare che lo splatter è ovunque, ma è alla portata anche di persone che, come me, non amano alla follia il genere ma si ritrovano comunque ammaliate da quella che è la magia di True Blood. *** Al prossimo appuntamento cambieremo completamente strada, orientandoci verso una serie tv che con TB ha poco a che spartire. Siete pronti? Attendete con ansia  le mie prossime grida di battaglia!

ERIC!



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