Recensione
- Autoprodotto
- Anno: 2015
Altra one man band dedita al death doom, questa volta proveniente dalla Germania con il monicker Paid Charons Fare.
Mourn è il primo full-length per il musicista di Treviri Heiko Borkowski, ed esce dopo il singolo d’assaggio Alone, datato 2014: la prima impressione è stata quella d’essere al cospetto di un progetto nato con le idee chiare e soprattutto volto ad imprimere al sound tutte le caratteristiche che si richiedono al genere.
Inoltre, a differenza di altre one man band, l’utilizzo della chitarra solista si rivela sempre appropriato senza mostrare particolari crepe, consentendo così alle melodie di impadronirsi della scena in maniera convincente; sia la title track, sia The Mourners Anthem sviluppano armonie dolenti che rendono l’ascolto piuttosto scorrevole, fatta eccezione per qualche passaggio in clean nella seconda delle due tracce che merita ancora qualche aggiustatina.
Va detto anche che, proprio in questo brano, si possono osservare le intuizioni più brillanti sotto forma di linee evocative e nel contempo ben memorizzabili.
Dopo la breve When Time Turns Minutes To Days, brano acustico ma ugualmente plumbeo, che può ricordare qualcosa dei primi Novembers Doom, viene riproposto il singolo Alone, anch’esso decisamente di buon livello ed in linea con la traccia di apertura, prima della convincente chiusura con Dead Inside, con la quale si vanno invece a lambire territori funeral.
Mourn è sicuramente un buon debutto, all’insegna di sonorità che talvolta possono riportare ad un ben più noto progetto solista come quello dei Doomed di Pierre Laube, anche se Borkowski tende a levigare quelle asperità che ritroviamo nei lavori del suo connazionale.
Pur senza far gridare al miracolo, questo primo lavoro targato Paid Charons Fare è un disco di buona levatura che merita d’essere preso in considerazione dagli appassionati.
Tracklist
1.Mourn
2.The Mourners Anthem
3.When Time Turns Minutes To Days
4.Alone
5.Dead Inside
Line-up:
Heiko Borkowski – All instruments, Vocals