Islamabad, Shehazad e Shama genitori di 3 bambini e in attesa del 4, sono stati bruciati vivi dopo essere stati in ostaggio e aver subito una serie di violenze fisiche per due giorni.
La coppia che lavorava in una fabbrica di argilla è stata accusata da un musulmano di aver bruciato delle pagine del corano e punita da una folla inferocita che li ha spinti nella fornace dove si cuociono i mattoni. Due giorni prima, dopo la morte del padre, Shama stava ripulendo la sua abitazione, bruciando i fogli che secondo lei erano inutili.
A darne la notizia l’agenzia FIDES -il seervizio di informazione internazionale a cura del Pontificio Consiglio per la Missione nel Mondo e la propagazione della fede. Quando è arrivata la polizia, i due erano già morti ma i poliziotti sono riusciti ad arrestare 35 persone per interrogarle.
“È una vera tragedia, un atto barbarico e disumano. Il mondo intero deve condannare fermamente questo episodio che dimostra come sia aumentata in Pakistan l’insicurezza tra i cristiani. Basta un’accusa per essere vittime di esecuzioni extragiudiziali. Vedremo se qualcuno sarà punito per questo omicidio”, ha detto l’avvocato Gile sostenuto da Shahbaz Sharif, ministro capo della provincia di Punjab che ha dato l’ordine alla polizia di rafforzare la sicurezza dei quartieri cristiani della provincia.
di Sabrina Fatima El Masry
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