Quanto più un viaggio si rivela straordinario tanto più crescono le difficoltà nel trovare gli aggettivi adeguati per descriverlo, vorrei in questo caso rendere un'idea il più possibile veritiera magari portando nei termini di paragone altri luoghi più blasonati, ma non mi viene in mente niente di simile, a meno di non concentrare in un'area ristretta il meglio della diversità del Sud/Est Asiatico.
Sebbene l'arcipelago di Palawan sia composto da oltre1700 isole quando ne parliamo non si può non citare per primo El Nido situato nell'estremo nord dell'isola orlato da ben 45 fra isole e isolette le quali formano a sua volta l'arcipelago Bacuit.
L'arcipelago Calamian comprende Busuanga, Coron e Culion e con una miriade di isole circostanti fa sempre parte della provincia di Palawan, sono separate a nord da un braccio di mare molto spsso incasinato da dove transitano i tifoni nei mesi delle piogge, esse potrebbero definirsi semplicemente miniature di Palawan ma con qualche optionals in più, quali il Colacuit Game ed il Barracuda e Kayangan Lakes. Per gli amanti del diving Coron Bay rappresenta uno dei siti più importanti al mondo, non soltanto per la specie marine ma soprattutto poichè vi troviamo una delle più grandi concentrazioni di relitti, attorno a Busuanga sono numerose le navi giapponesi affondate durante la seconda guerra mondiale, alcune appoggiate sul fondo a circa 10/ 20 mt di profondità ben visibili con lo snorkling, quasi tutte esplorabili a livello di sub ricreativo, ed è anche per questo che siamo qui.
Tutto fantastico? si lo è oltre misura, salvo le difficoltà da superare per raggiungere questi nidi che è necessario dipanare subito assieme al periodo da recarsi in queste zone.
Senza voler convincere Nemo e neppure Mik il quale è già persuaso a ragione per conto suo, qualche altra info è necessaria.
Per iniziare diffidate dalle indicazioni che pongono fra Dicembre e Maggio il periodo migliore, il meteo nelle Filippine è alquanto bizzarro diciamo per correttezza che il bel tempo non è una chimera ma insomma.. con un pò di fortuna.. è evidente che visitare queste isole ed imbattersi in pioggie e quindi incontrare condizioni marine di scarsa visibilità sarebbe cosa deludente.
Allora Febbraio/Marzo, in teoria è stagione di mezzo, secca, e non dovrebbe piovere, purtroppo è probabile avere ugualmente delle giornate coperte con il mare assai incavolato, tutti gli altri mesi precedenti e successivi sono più a rischio o addirittura da evitare come ad esempio Dicembre.
Collegamenti
Se da un lato potranno sembrare difficoltà o seccature dall'altro ciò spiega bene come questi luoghi possano ancor oggi essere considerati quasi immacolati.
Da Manila per Palawan - Puerto Princesa - El Nido
Ci sarebbero anche dei ferry che partono da Manila, opzione non presa in considerazione per via della durata del trasferimento, da un giorno ad un giorno e mezzo di viaggio.
Da Manila con voli regolari su Puerto Princesa, oppure direttamente su El Nido dove operano piccole compagnie con aerei a 19 posti, da prenotare con largo anticipo in quanto sono spesso riservati a gli ospiti di due resort collocati nelle isole circostanti ed un'altro a Taytay.
http://www.flyseair.com/
http://www.islandtransvoyager.com/
max 10 kg franchigia
Tutti i voli sia su Palawan che su Busuanga hanno una breve durata che varia da un'ora a un'ora e mezza. Puerto Princesa è collegata a El Nido via terra con un'itinerario molto suggestivo ma alquanto scomodo in fatto di strade, una piccola avventura da non prendere in considerazione nella stagione delle piogge. Per percorrere circa 270 km servono a secondo del mezzo dalle 7/ 9 ore, sempre poi dipende dagli inconvenienti in corso d'opera.
San Jose Terminal, Autobus e Fortwally Shuttle
Con pittoreschi jeepney senza aria climatizzata, partenza e arrivo molto suscettibile 7 USD
Con Van minimo 10 persone 15 USD, non illudetevi sarebbe a sei posti, magari farsi un posticino sul tetto fra una valigia e l'altra potrebbe essere una soluzione migliore.
Con van privato 250 USD, non spaventatevi è la migliore soluzione vedremo poi perchè.
Qualunque sia la vostra scelta sono da mettere in conto strade sterrate e frequenti interruzioni, work in progress come dicono loro, ma pensavo peggio, in ogni caso la gita potrebbe rivelarsi divertente oppure un incubo, molto dipenderà anche dalle vostre intuizioni.
Se per recarsi a Palawan - Puerto Princesa e quindi poi a El Nido ci sono delle opzioni da valutare, per Busuanga-Coron la soluzione migliore è un breve volo da Manila, nel nostro caso per una questione di coincidenze con Air Philippines
http://www.airphils.com/
Ma ci sono altre compagnie valide ed economiche come Cebu Pacific
http://www.cebupacificair.com/
Fra Palawan e Busuanga non esistono collegamenti regolari se non via Manila.
Abbinare Palawan e Busuanga in un solo viaggio è difficile ma non impossibile, la prima volta che ho visitato le Filippe non c'erano le condizioni, adesso non è che siano tanto migliorate ma con più tempo a disposizione diciamo che si può fare.
La decisione definitiva è derivata dal fatto che il nostro capo forchetta dottor mariolo specializzato in riparazioni urgenti all' H di Livorno, meglio conosciuto al baretto come Drdammilatopahouse, laureato alla A-normale di pisa dal quale beninteso non mi farei appiccicare neanche un cerotto, sono anni che siringa per andare a El Nido, io viceversa a Busuanga, il connubio di queste due pretese alla fine ha prevalso su tutto. Più che altro l'idea di fare un anda e rianda da Manila per ritornare poco più a nord di El Nido mi ha inizialmente non poco scompensato le idee, comunque con il senno di poi devo dire che ne è valsa la pena. Per chi fosse disposto a prendere in considerazione tale ipotesi di itinerario ci sarebbe da dire che comunque è la via più breve e soprattutto sicura.
Visto che ci siamo vediamo eventuali alternative sconsigliate.
Occasionalmente si può approfittare di un volo su di un piccolo Piper che parte da Puerto Princesa senza soluzione di continuità, oppure da El Nido avventurarsi via mare su delle specie di barchette dotate di stabilizzatori, sic!..
che potrebbero imbarcare al massimo 10 passeggeri e che invece..il concetto della sicurezza in mare per i filippini è cosa molto aleatoria, le barche partono a secondo del meteo marino le cui condizioni però possono mutare repentinamente nel braccio di mare in questione. Occorrono circa 9 ore per effettuare la traversata che considerati gli incidenti occorsi non consiglio a nessuno, a meno che non siate in cerca di grane, per questa soluzione solo in apparenza valida informatevi bene.Siamo a Manila il tempo di sbrigare le solite formalità e dopo poco più di un'ora di volo con Cebu Pacific arriviamo alla base, l'abbinamneto Qatar-Cebu Pacific ci permette di essere a pranzo a Puerto Princesa, la porta della pricipessa.. di Palawan.
Ci sistemiamo all'Hibiscus hotel non distante dall'aeroporto, si rivelerà una buona scelta, effettueremo loro tramite tutti i tour i zona.
PPrincesa ha il vanto di essere la città più pulita e ordinata delle Filippine, e sotto questo aspetto siamo in Svizzera.
La cittadina è abbastanza grande pur consevando le sembianze di un villaggio, la strada pricipale è quella che porta dall'aeroporto al porto, lunga circa sei km, sulla stessa insistono gli edifici per così dire più moderni, ai lati del viale si dipanano stradelli e viuzze a formare piccoli quartieri, le case sono costrutite per lo più in misto rattan e lamiera quelle più sciccose parte in muratura e parte in rattan.
Benchè vi sosteremo per alcuni giorni la prima cosa che ci preme definire è il successivo transfer a El Nido, presto detto e fatto, siamo in quattro quindi nessun problema, van privato 59 USD a testa e vi assicuro che sono soldini spesi bene.
Da sapere che ci sono sempre ospiti che cercano di aggregarsi per dividere la spesa, se siete in due non avrete difficoltà ad intrupparvi su di un van privato, per questo tipo di soluzione, sempre se vi aggrada dovrete adoperarvi non all'ultimo minuto.
Nei d'intorni di PPrincesa
Fra le cose da fare, ci sarebbe anche un tour per esplorare la cittadina, noi siamo qui per questioni marinere pertanto non posso dirvi altro sulle bellezze o sulla vita di PPrincesa.
Per primo ci dedichiamo alla visita Underground River.
In realtà è soltanto la punta di diamante del parco nazionale di PPrincesa, di cui ne è ovviamente la prima attrazione, si colloca ai primi posti dei siti UNESCO al mondo, a circa due ore verso El Nido, si tratta di un fiume sotterraneo che sfocia nell'Oceano.
Una volta raggiunta l'entrata della grotta dobbiamo attendere più di un'ora per iniziare l'esplorazione, non è così tanto, dobbiamo considerare che ultimamente questo sito è molto frequentato e che le barche autorizzate a percorrere questo tratto di fiume lungo otto km sono poche, evitate se possibile di presentarvi nei giorni festivi, la capacità di visite sono di 500 persone al giorno, potreste farci sera, fra l'altro meglio sarebbe non avventurarsi dopo il calar del sole causa pipistrelli.In definitiva cercate di arrivare sul posto fra i primi.
La navigazione dura circa trenta minuti fra stretti passaggi e grandi anse dopodichè ritorniamo verso la spiaggia di Sabang non prima di aver saggiato il Monkey Trail, una breve passeggiata allinterno della foresta ci permette di osservare un gran numero di scimmiette e varani.
distante 90 miglia dalla costa è il primo parco marino delle Filippine dichiarato patrimonio mondiale protetto dell UNESCO, presidiato dai rangers ed aperto soltanto su invito agli operatori autorizzati.
Occorrono circa nove ore di navigazione per raggiungerlo, il problema è che visitare questo luogo richiederebbe una crociera dedicata, almeno 6 notti che noi non abbiamo.
Allora oggi andiamo in giro per isole
Island Hopping attorno a Honda Bay
Pambato Reef
un'enorme piscina, alberi di cocco sabbia candida e snorkling su bassi fondali, bar, ristorante e tutto quello che serve.
chiamata così per la sua forma, un'isola con una lunga distesa di sabbia bianca a forma di serpente, famosa per il suo banco di sabbia a mio avviso il migliore snorkling facile nella zona.
Transfer El Nido
Altre due ore e siamo a destinazione.
El Nido Town, una bellissima baia, un minuscolo aeroporto che la collega con Manila, una spiaggia brutta per i locali, discreta per i nostri occhi, una paesotto cresciuto a dismisura negli ultimi anni, alcuni lo definiscono tuttora pittoresco, non più a mio parere, un nugolo di casette e stradine polverose situato ai piedi di una montagna fino a raggiungere la baia, riparato si dai venti ma con il sole che tramonta molto presto. Gli alloggi sono tutti spartani, la vita serale è quasi inesistente, prevedibile ed in certo senso auspicabile, ma non siamo del tutto soddisfatti, allogggiamo per una notte al Marina Garden, El Nido Town se una volta appariva come un villaggio e tutto ci poteva stare, adesso non saprei come definirla, con l'aumento del flusso turistico sembra più un casotto trascurato che un nido.
Chi decidesse di trattenersi può trovare assistenza e tutto ciò che serve all' Artcafè, probabilmente il posto più ganzo di Town
http://www.elnidoboutiqueandartcafe.com/artcafe.html
http://www.elnidoresorts.com/el-nido-resorts3.aspx
Costoso ma una spesa che giudico indispensabile, siamo direttamente su gli spot più belli di El Nido, inoltre per tutte le altre gite i trasferimenti risultano più agevoli.
Secret e Hidden beach a parte, la baia di Kulasa rappresenta con la sua spiaggia bianca un luogo ideale per rilassarsi, il fondo del mare degrada dopo circa venti metri ed è adatto a tutti, i contrasti dei colori creano una sensazione di timore e riverenza rispetto all'incontaminata bellezza della natura, per concludere o chi lo preferisce per iniziare a Kalmung Point ci si può immergere o snorkare su di un giardno tropicale.
Tutti i tour sono denominati con delle lettere a volte accompagnate da numeri ed ognuno comprende un island hopping diverso.
A - B - C sono i più importanti, poi ci sarebbe per gli incontentabili il D, si visitano i luoghi più distanti e misconosciuti, infine il FCVP Fate Come Vi Pare, starebbe a dire assumete un barcaiolo e fate i .. la soluzione che preferisco, de gustibus non est disputandum.
Tke it slowly è il motto da queste parti, se potete fatelo, purtroppo noi dobbiamo andare.
http://www.islandtransvoyager.com/
e successivamente per Coron, è l'unica soluzione che ci permette di essere presto a Busuanga
http://www.airphils.com/
Calamian Islands, sono costituite da Busuanga - Culion - Coron ed un'altro centinaio di isole.
Da sapere, è un pò lontana da tutto ma al centro dei siti di immersione, se non amate questa attività non andateci, noi siamo qui per questo e vi resteremo quattro giorni dedicati al Reefs and Wrecks.
http://www.sangat.com.ph/
Direttamente sull'isola di Sangat ci sono diversi siti facili da visitare, iniziamo da questi per prendere una giusta confidenza.
Tralasciamo il Sangat House Reef dove si può snorkare facilmente in qualsiasi momento dalla spiaggia.
100 Php Phippi per ingresso nella parte opposta al resort di Sangat in dieci minuti di barca arriviamo al sito di un relitto di una cannoniera.
E' un'immersione delle più facili, il relitto inizia a soli tre metri di profondità e considerata la perfetta visibiltà si snorka e si gusta senza la minima difficoltà.
altri 20 minuti per raggiungere questa isola, la barriera si estende per circa 2 km fino ad una baia riparata, facile su una profondità masima di 15 mt e piena visibilità, in fronte all'isola giace il relitto di una cannoniera appruata a circa nove mt di profondità la cui poppa sporge dall'acqua, secondo contatto con i relitti sono gasssato, a me mi garba un monte.
Oggi ci spingeremo fino al Calumbuyan Reef trenta minuti di barca veloce.
Calumbuyan Reef, isola omonima
questo sito ha la particolarità di avere una doppia barriera corallina a formare un canale, siamo in acque poco profonde, strepitoso per lo snorkling, nei pressi rispettivamente a nord e a sud ci sono i relitti della Okikawa Maru e la Akitsushima.
vicino a Conception Island si tratta di un relitto di una petroliera di circa 200 mt di lunghezza, il più grande di Coron Bay.
Per oggi ne abbiamo abbastanza, preferiamo rientrare e finire la giornata snorkando sull'House Reef.
Oggi è l'ultimo giorno decidiamo per una cosetta mista
Occorre relativamente un pò più di tempo per raggiungere il sito della Skeleton, una cannoniera affondata nei pressi di Coron Island,è vero che ci sarebbe di meglio, ma la scelta è dettata dal fatto che il relitto è circondato da barriera corallina vicino ad un'isoletta stile fate voi con un bellissimo mare e la solita spiaggia candida, snorkling su barriera ed immersione in acque limpide e poco profonde, relax alla griglia a Solitary Island.
Oggi ci spostiamo nei pressi di Coron Town, la città principale di Busuanga da non confondere con Coron Island, abbastanza movimentata e piena di tricilcli il mezzo più diffuso, ma non c'è praticamente un tubo da vedere in città, è comunque una scelta adeguata che ci permetterà di fare un'altro tipo di escursioni in modo più agevole.
all'altra.
una delle cento, bellina stile atollo, una capanna e un tavolo da picnic e i soliti 100 Phippi per la tribù.
Twin Lagoon grande e piccola
Una combinazione di acqua dolce e di mare forma le due lagune gemelle collegate fra loro da uno strettissimo passaggio, acqua smeraldina alte falesie calcaree in un contesto da Jurassic Park.
Le esploriamo in snorkling con una cima in vita collegata ad uno zatterino di bambù, siamo gli unici ospiti presenti il che amplia di molto l'atmosefra già di per sè surreale.
Atterriamo con la barca in fondo ad una baia dove c'è uno zatterone con gli stabilizzatori, sempre dopo aver versato i Phippi ci è concesso di andare a trovare Ginetto il barracuda.
Ahiaihai, per raggiungere questo sito occorre scarpinare una ventina di minuti su di uno stretto ripido sentiero di roccia calcarea a tratti tavolato fino all'ingresso, non c'è spazio per la sosta, una stretta fessura collega questo luogo fuori dal mondo, siamo in un cratere di un vulcano, necessariamente bisogna tuffarsi, la senzazione è strana l'acqua è a strati, dolce, salata e geotermica, a tratti nebbiosa per via della densità, tutto affascinante purtroppo Gino non si è fatto vedere.
Kayangan Lake
di forma tondeggiante racchiuso fra montagne calcaree orlate di verde vegetazione con acque di un blù del tutto simili a quelle del marine, spesso è indicato come Blue Lagoon a ricordare la Laguna Blu di Port Antonio in Jamaica dove è stato girato l'omonimo film, a parte che qui è centomila volte più bello, una delle differenze oltre al contesto circostante sta nelle profondità assai minori delle acque e della loro visibilità, al contrario dell'originale qui è possibile fare i bagni senza difficoltà.
Tante volte ho letto e pure io ho scritto di certe altre mete descrivendole come " paradiso, natura incontaminata etc" dopo oggi, ritiro tutto, imperdibile e indimenticabile, un'esperienza unica che non ha eguali in tutto il sud-est asiatico, Nido compreso.
Un Island Hopping che comprende una serie di altre isole vicine relativamente distanti da Coron Town, una cinquantina di minuti di navigazione con mezzo veloce e per questo poco visitate,
Malcapuya è il primo approdo, un'isola con quattro spiagge di sabbia bianca che più bianca non si può, nemmeno a lavarla con.. la soda, circondata da una lussureggiante vegetazione, tante scimmiette, diverse capanne o gazebo dedicati ai compagni di merende, una distesa di palme e prati verdi stìrati all'inglese, qualche amaca appesa, non c'è altro, che dire, i filippini pensano che sia uno dei posti più belli di Busuanga, definirei Malcapuya un maxi atollo maldiviano allo stato brado con la differenza che occorrerebbe un'intera giornata per esplorarlo.
Dicabulan è conosciuta anche come Banana island, ambedue sono private e delle stesso proprietario, occorre pagare un ticket per visitarle, la prima è circondata da piccole barriere coralline, qualche capanna, un barettto nascosto fra le piante e una torretta di avvistamento sulla spiaggia, la sabbia è candida con la particolarità che una volta bagnata dal mare diventa dura come il cemento,
Siete in cerca di intimità? fuga per due?
via.. diciamo pure quattro, tanti quanto sono i posti letto nel resortino, pensateci.
una lingua di sabbia a forma di serpente separa il mare dalla laguna, un piccolo promontorio verde e sempre un grande capanno a disposizione dei gitanti, per la verità questa casetta open air è molto grande e bella, sollevata da terra e pure con un terrazzo stile bellavista, sarebbe ideale per ospitare un moderno Robinson Crusoe, certo che se uno si sentisse troppo in solitudine potrebbe sempre fare una passeggiata verso Malaroyroy, non so, magari quattro salti alla disco oppure dedicarsi ad un frenetico shopping, con la bassa marea il banco di sabbia unisce Bulog a Malaroyroy, dos si sa che è meglio che una.